L’Aquila. Un tavolo istituzionale finalizzato alla definizione delle linee guida per la ricostruzione che si occupi, in particolare, di verificare e monitorare ma, soprattutto, supportare e costruttivamente collaborare alla migliore ricostruzione post sisma 2016/2017.
Si è insediato oggi a L’Aquila, a Palazzo Silone, coordinato dal Presidente Luciano D’Alfonso , cui hanno partecipato sindaci dei Comuni interessati, referenti di Ance, Mibact, Anas, Ater, Anaci, organizzazioni sindacali di categoria, e Ordini professionali.
Numerosi gli argomenti con criticità operativa affrontati che riguardano attività tecnico-amministrative tra cui il criterio di selezione delle imprese, l’applicazione dei costi riferiti al prezzario, la definizione delle procedure per l’evasione delle pratiche per la ricostruzione.
“Metto in evidenza – ha detto D’Alfonso – che noi stiamo operando su un terremoto che ha colpito l’Abruzzo, sostanzialmente da gennaio 2017. Da quella data si è allargata purtroppo la platea dei danni.
Ad oggi abbiamo la normativa regolamentare che occorreva, la copertura finanziaria necessaria, il funzionamento degli uffici e stiamo mettendo in campo i dettagli di esperienze tipo che possano portare al successo ogni attività. Abbiamo deliberato tre piani: di edilizia scolastica, di opere pubbliche per edifici strategici e religioso.
A giorni, definiremo il quarto piano stralcio e stiamo cominciando a confezionare gli interventi per l’edilizia popolare colpita da danni lievi e quindi concepire con Ance, con gli ordini professionali e gli uffici dedicati un bando tipo per la gara d’appalto per evitare errori davanti alla giustizia amministrativa e generare contezioso. E’ importante uniformare il linguaggio di tutti gli uffici incaricati della ricostruzione.
Così come – ha proseguito il presidente – abbiamo già fatto una riflessione sui tagli economici delle gare d’appalto per consentire alla piccola, media e grande impresa di partecipare a questo cantiere Abruzzo. Abbiamo anche chiesto che un importante pezzo della ricostruzione ricada sulle spalle dei Comuni responsabilizzando quest’ultimi senza accentrare tutto sull’’Ufficio speciale della ricostruzione ma allargando la delega ed esaltando la struttura dove c’è l’utenza e quindi, garanzia di maggiore velocità.
Le imprese e gli ordini professionali hanno segnalato anche la necessità di una precisazione sulle caratteristiche abruzzesi del prezziario regionale e la salvaguardia di un’istruttoria ormai avanzatissima riguardante la normativa del 2009” .