Trasporti Abruzzo, che fine ha fatto il progetto di fusione delle tre società?

claudio_ruffini“Il progetto di fusione delle tre società di trasporti abruzzesi è finora rimasto una chimera. Dopo annunci, slogan e promesse, il disegno di legge giace ancora da mesi in Commissione Consiliare”. A dichiararlo è il consigliere regionale del Pd, Claudio Ruffini, che critica “l’affossamento” della legge di riforma “che il centro-destra regionale avrebbe potuto mettere in campo”.

“La maggioranza” secondo Ruffini “ha paura di mandare a casa i componenti dei cda, i revisori dei conti, i manager, insomma le poltrone”. Per il consigliere, infatti, si tratta di “una situazione di stallo che fa comodo a tutti: ai politici di centro destra, che cercano di mantenere in piedi le amicizie che portano consensi, ai membri del cda, a cui si allungano i tempi degli onerosi compensi. Insomma l’unica legge che farebbe davvero risparmiare risorse diminuendo i costi della politica è azzoppata, mentre si è deciso di riformare le Ater, l’Arssa ed Abruzzo Lavoro, enti dove la riduzione dei costi è poco incisiva. Riforme fatte per accontentare i malumori di qualcuno, per poter dire di aver eliminato gli sprechi e soprattutto perché c’erano i commissariamenti che ormai andavano superati. Nulla si dice o si fa per restringere i tempi di attuazione della riforma del Tpl nonostante gli impegni presi dalla maggioranza con la finanziaria 2011. E poi che fine ha fatto il famoso tavolo pletorico istituito dall’Assessore Morra per discutere della riforma? Da mesi non si riunisce più, sintomo che l’importanza della riforma è passata in secondo piano”.

Una riforma che Ruffini definisce “urgentissima”, in vista dei tagli previsti nella manovra. “Un vero e proprio tsunami si abbatterà sul trasporto pubblico, tanto che gli stessi presidenti delle Regioni di centro destra hanno minacciato lo sciopero bianco contro il Governo se rimarrà il taglio di circa il 65 per cento del Tpl. In Abruzzo il mancato trasferimento statale nel 2012 porterà alla riduzione di ben oltre il 50 per cento della rete dei trasporti”.

Quali, dunque, le possibili soluzioni? “La Regione deve attivarsi per la fusione delle aziende pubblico di trasporto per liberare ben oltre 7 milioni di euro derivanti dai costi dell’apparato amministrativo delle stesse società, dotarsi del Piano dei Bacini per effettuare le gare entro i termini del 31.03.2012 e rientrare nelle premialità previste dai contributi statali e riorganizzare tutto il sistema dei trasporti regionale, razionalizzando e facendo economia sulle sovrapposizioni delle corse ma evitando al contempo di tagliare i collegamenti con le aree interne ed i servizi per gli studenti e lavoratori”.

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