Il Consiglio Regionale ha approvato questa mattina il progetto di legge presentato dai consiglieri Maurizio Acerbo (Prc) e Antonio Saia (Pdci) sulla cancellazione di quella situazione in virtù della quale gli ex consiglieri regionali, eventualmente nominati ai vertici di enti e società regionali, possono continuare a percepire, oltre agli emolumenti relativi all’incarico, anche il vitalizio.
“E’ stato colmato un vuoto normativo che creava un’assurda situazione di privilegio” commentano Acerbo e Saia “una situazione talmente insostenibile che, dopo qualche mese di fermo in commissione, una volta approdato in aula ha visto la stessa maggioranza convenire sulla necessità di approvare il provvedimento. Il Pdl ha emendato il nostro testo rendendolo più soft, ma sostanzialmente l’obiettivo che ci eravamo prefissati è stato raggiunto: non è più consentito in Abruzzo il cumulo del vitalizio con gli emolumenti derivanti da nuove cariche regionali. Nella stesura originale del nostro progetto di legge era prevista la sospensione del vitalizio al momento dell’assunzione del nuovo incarico regionale anche al fine di disincentivare la cattiva prassi di trasformare agenzie e aziende pubbliche in cimiteri degli elefanti per politici trombati o in pensione. Con l’emendamento del Pdl, invece, il nominato al vertice dell’ente avrà la possibilità di scegliere a quale entrata rinunciare”.