L’Aquila. La Regione integrerà, con una quota del Fesr pari a 23 milioni di euro, gli interventi già previsti dallo Stato (con la legge 181/99) sulle aree di crisi semplici e complesse.
Lo ha annunciato il vice presidente della giunta regionale Giovanni Lolli, a margine di un incontro in cui sono state illustrate alcune iniziative a sostegno delle imprese.
In Abruzzo l’unica area di crisi industriale complessa individuata dalla normativa nazionale, è quella della Val Vibrata-Valle del Tronto/Piceno, in cui lo Stato sosterrà investimenti produttivi superiori a un milione e mezzo di euro. Per finanziare i progetti di importo inferiore, invece, la Regione stanzierà 7 milioni di euro per gli interventi nei 13 Comuni ricadenti nel territorio abruzzese.
“Lo stesso importo – ha sottolineato Lolli – previsto dalla Regione Marche per i suoi 40 Comuni di competenza”. La stessa strategia sarà messa in campo nelle aree di crisi industriale semplice.
La giunta regionale ne ha individuate 9:
cratere sismico aquilano, Marsica, Valle Peligna, Val Pescara, Vestina-Fino, Teramo, Mosciano Sant’Angelo-Notaresco, Canosa Sannita-Poggiofiorito, Val Sinello.
Anche in questi territori è previsto il sostegno statale a iniziative con investimenti superiori a un milione e mezzo di euro, mentre per le altre interverrà la Regione con 16 milioni di fondi Fesr.
Le risorse del Fesr saranno assegnate attraverso un bando pubblico, che Lolli ha annunciato potrebbe essere pubblicato già a inizio 2017.