Teramo. Modificare il regolamento regionale sugli ungulati (che per il 90% riguarda la gestione dei cinghiali), al fine di responsabilizzare gli Atc (ambiti territoriali di caccia) e i cacciatori nella gestione del soprannumero dei cinghiali che da anni creano problemi e danni all’agricoltura e alle casse della Regione.
A chiederlo, attraverso una lettera inviata alla Regione Abruzzo, alla quale da pochi giorni sono passate le competenze prima in capo alle Province riguardo la caccia, nove Atc sui 10 presenti in Regione: Atc Salinello, Atc Vomano, Atc Pescara, Atc Chietino Lancianese, Atc Vastese, Atc Aquila, Atc Roveto Carseolano, Atc Avezzano, Atc S Subequano e Atc Sulmona.
“Negli Atc sono rappresentati non solo i cacciatori, ma anche le associazi, quelle degli agricoltori, Provincia e Comune – commenta Franco Porrini, presidente dell’Atc Vomano – I cinghiali nel corso degli anni hanno creato più volte seri problemi.
Adesso, tutti insieme, abbiamo approvato questo documento per chiedere alla Regione Abruzzo di attuare in maniera corretta e preziosa la nuova normativa, evitando commistioni di competenze e lavorando tutti insieme per la tutela dell’ambiente e dell’economia del territorio”.
Per Porrini con regolamenti adeguati si possono raggiungere ottimi risultati, così come dimostra l’esperienza teramana dove i danni causati dagli ungulati sono stati ridotti del 40%.
“I cinghiali, ed in generale tutte le specie cacciabili non devono essere viste come un problema – conclude Francesco Sabini dell’Atc Salinello – Possono e devono diventare una risorsa e di questo dobbiamo farcene carico tutti insieme”.