Pescara. Non si ferma la battaglia dell’opposizione contro i tagli al sociale effettuati dal governo regionale. Manifestazione, questa mattina, dei sindaci del Pd davanti al palazzo pescarese della Presidenza della Regione. Rimangono chiuse le porte di Chiodi e Gatti: scatta il sit-in su viale Bovio.
Si sono trovati in circa 70 i sindaci dei Comuni guidati dalla ‘Tela dei sindaci del Pd’ questa mattina sotto il palazzo della Regione di viale Bovio a Pescara, accompagnati da cooperative, operatori e sindacati sociali per protestare contro i tagli ai 33Ambiti locali. In prima fila il sindaco di San Salvo, Gabriele Marchese, a coordinare i gonfaloni giunti da tutte le province abruzzesi. Alle 11:00 sono arrivati a bussare alla porta della Regione, cercando udienza presso il presidente Gianni Chiodi e l’assessore alle Politiche Sociali Paolo Gatti, indignati contro gli oltre 10milioni di tagli subiti dal delicato settore assistenziale. Per intendere, “L’ambito di San Salvo ha subito una riduzione di fondi da 500mila a 307mila euro”, riferisce il sindaco Marchese, “non è giusto scaricare i costi della crisi sulle fasce più deboli, anziani e disabili”. “A Giulianova i tagli ammontano quest’anno a oltre 100mila euro” aggiunge l’assessore comunale Nadia Ranalli”.
Ma le porte rimangono chiuse e le udienze negate; la reazione si palesa con un pacifico sit-in su viale Bovio che, inevitabilmente, paralizza il traffico. “Ancora una volta Chiodi e la maggioranza fanno sfregio delle Istituzioni”, commenta il capogruppo regionale Pd, Camillo D’Alessandro, “ Ancora una volta di fronte alla richiesta d’incontro, l’unica cosa che sanno fare è scappare. Oggi, a manifestare, non c’erano solo i sindaci di una parte. C’erano le famiglie in difficoltà che hanno il diritto di parlare con chi, loro malgrado, li governa”, commenta.
Dal sit-in all’invasione pacifica: la protesta continuerà in occasione della seduta del Consiglio regionale che si terrà a L’Aquila alle ore 10:00 del 31 maggio prossimo.
I tagli aumentano le barriere architettoniche. Critiche anche da Montesilvano, dove l’assessore alla Disabilità Pietro Gabriele ricollega i tagli in bilancio regionale alla problematica delle barriere architettoniche.”La Regione Abruzzo – Direzione Lavori Pubblici – ha comunicato con una nota del 6 Aprile scorso la mancanza di risorse di bilancio regionale da destinare alla legge per la rimozione di barriere architettoniche negli edifici privati ove risiedono persone con menomazioni o limitazioni funzionali permanenti”, afferma Gabriele, “Dal 2001 e fino al 2007 la Regione Abruzzo, sopperendo alla mancanza di fondi statali, ha utilizzato somme del proprio bilancio per continuare ad erogare i contributi previsti dalla legge ma, non disponendo di ulteriori risorse di bilancio, ha ora deciso di sospendere i contributi a partire dal 2008. Tale decisione purtroppo, va a colpire ulteriormente una categoria già ampiamente penalizzata dai tagli degli ultimi anni, costringendo persone affette da malattie gravi come la sclerosi multipla, la SLA, la distrofia muscolare, la paraplegia ecc. a farsi interamente carico dei costi spesso molto elevati necessari a rendere accessibili le proprie abitazioni. Purtroppo molti di loro, che percepiscono unicamente 260 euro di pensione d’invalidità, si vedranno costretti a dover rinunciare ad interventi edilizi di questo genere, condannati a vivere in abitazioni ‘prigione’ privati, insieme alla propria autonomia, anche della propria dignità di persone, oltre che di liberi cittadini”.
“In una società che si definisce civile ciò non è tollerabile; si parla tanto di inclusione sociale, di accessibilità universale, di diritti civili e di pari dignità, ed ora questa decisione della Regione”, conclude l’assessore.
Daniele Galli