Pescara. Il 4 novembre i lavoratori delle Poste sono in sciopero nazionale e per quanto riguarda l’Abruzzo è prevista una manifestazione pubblica presso la direzione regionale a Pescara.
Le ragioni dell’iniziativa sono legate al tentativo di allargare i termini della privatizzazione fino al 65% del capitale azionario. In questi mesi abbiamo arginato l’iniziativa del governo, attraverso una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini ed una campagna di pressione verso le istituzioni.
Abbiamo ottenuto un rinvio dell’iniziativa ma non è scongiurato il pericolo che la più grande azienda a capitale pubblico finisca nelle mani dei privati. L’effetto immediato della privatizzazione di Poste sarebbe una netta inversione di rotta verso i bisogni sociali delle comunità.
In particolare, per quanto riguarda la regione Abruzzo, ci sarebbe un ulteriore ridimensionamento di presidi produttivi ed occupazionali nelle zone a minor densità abitativa o meno attrattive per quanto riguarda la capacità di raccolta del risparmio.
In tanti paesi verrebbe quindi meno uno dei punti di riferimento per la comunità locale, in larga parte costituita da pensionati e con una dinamica di abbandono progressivo del territorio delle aree interne.
Il prevalere di una visione finanziaria dell’azienda Poste potrebbe portare a breve termine ad uno scorporo della divisone recapito ovvero ad un forte ridimensionamento dello stesso. A breve termine anche in Abruzzo partirà il recapito a giorni alterni della corrispondenza, nonostante il parere dell’Europa e la sottovalutazione del potenziale dell’azienda sul versante della logistica.
I Lavoratori e le Lavoratrici di Poste scioperano per la difesa del futuro dell’azienda e del proprio lavoro. Oggi l’azienda ha bilanci floridi, ma non intende investirli in innovazione, per migliorare la qualità dei servizi e l’efficienza delle prestazioni. Basta con le operazioni di cassa! Vogliamo il rilancio di Poste e valorizzazione dell’intervento pubblico in economia.
Le Segreterie Nazionali sull’intera vicenda contestano l’assenza di un dibattito pubblico e l’assoluta indifferenza dei mezzi di comunicazione, mentre la privatizzazione di Poste Italiane necessità di grande attenzione.
Per questo chiedono solidarietà ai cittadini ed alle istituzioni, chiedendo di sostenere la nostra lotta nella sciopero nazionale del 4 novembre e manifestazione regionale a Pescara, presso la sede Regionale di Poste Italiane in Via Ravenna,6 alle ore 9.30