Pescara. Cercare le migliori soluzioni di viaggio per muoversi in città e nelle aree interne, acquistare i biglietti di bus e treno, rinnovare gli abbonamenti e pagare il parcheggio: ecco in Abruzzo l’app ‘MyCicero’. A presentarla, in occasione della Settimana europea della mobilità, sono Tua, l’azienda unica del trasporto abruzzese, e la società PluService, che gestisce la bigliettazione per conto di Tua.
L’applicazione, gratuita, è distribuita sui market di Android, iOs e Windows Phone. L’utente, a partire dalla posizione in cui si trova, può individuare facilmente le fermate vicine, cercare soluzioni di viaggio e scoprire i collegamenti intermodali.
Il sistema consente di acquistare il biglietto – si può pagare, tra l’altro, con carte di credito e PayPal – e il titolo di viaggio sarà direttamente sullo smartphone. Il 22 settembre, in occasione del lancio, gli utenti che scaricheranno l’app avranno diritto ad un biglietto di corsa semplice omaggio.
La nuova app è finalizzata anche al contrasto all’evasione tariffaria, che in Abruzzo si attesta attorno al 18%, generando 3,5-4 milioni di euro di minori incassi; 22mila le multe elevate ogni anno, ma solo il 22% di esse viene pagato. Il fenomeno dell’evasione si verifica soprattutto sulla costa.
“L’app va nella direzione della lotta all’evasione – dice il presidente di Tua, Luciano D’Amico – perché presuppone che tutti possano fare il biglietto. Speriamo, infatti, che il nuovo sistema possa snellire le modalità di acquisto dei titoli di viaggio. In tal senso, l’azienda ha da poco varato un piano finalizzato proprio alla lotta all’evasione. Prevede l’incremento degli strumenti di verifica, con gli autisti non più idonei alla guida che svolgeranno funzione di controllori, ed un progetto più ampio di informazione ed educazione, con campagne nelle scuole”.
“L’innovazione tecnologica – afferma il consigliere regionale delegato ai Trasporti, Camillo D’Alessandro – consente di raggiungere due obiettivi: la lotta all’evasione tariffaria e l’incentivo all’utilizzo del mezzo pubblico. Il fatto che ci sia un’app significa mettere a disposizione tutto il Tpl”.