Pescara. “Il sempre più livoroso ex sottosegretario mi accusa ancora di essere nemico dell’Abruzzo così come accade a ogni mio intervento tra cui quello sul dragaggio del porto di Ortona: in quella occasione come in tante altre i fatti mi hanno dato ragione, sulle criticità delle risultanze del Comitato VIA, del bando e sugli inevitabili ricorsi, smentendo le sue rassicurazioni e a oggi purtroppo è tutto fermo.
Spero che lo stesso non accada per i porti abruzzesi ma gli atti ufficiali sanciscono che spetta al Porto di Ancona l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale che comprende gli scali abruzzesi. Quindi Pescara e Ortona dipendono da Ancona e non Civitavecchia come D’Alfonso & Co. avevano promesso”.
E’ quanto dichiara il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo rispondendo alle dichiarazioni di Camillo D’Alessandro a proposito del sistema portuale abruzzese.
“Anziché alimentare sterili polemiche, rispondendo solo con annunci e promesse che generano confusione – prosegue il Consigliere regionale di Forza Italia – pensasse a portare a termine gli interventi per il porto di Ortona, peraltro finanziati dal governo Chiodi, con i lavori che devono essere appaltati, realizzati e rendicontati entro il 31 dicembre.
Gli abruzzesi attendono i fatti e non possono accontentarsi di frasi trionfanti e sorrisi sui social. Anch’io aspetto fiducioso di vedere concretizzati in atti gli annunci presidenziali ma resto preoccupato sul futuro degli scali portuali regionali”.