Il 2010 si chiude con alcuni passaggi fondamentali per il futuro dell’agricoltura abruzzese che riguardano gli investimenti del Piano di sviluppo rurale, nell’ambito del quale la Regione conferma ancora di aver centrato ampiamente l’impegno di spesa con una quota pari al 133%. Il comitato di sorveglianza della Commissione Europea, giunto nei giorni scorsi in Abruzzo, ha infatti rimodulato alcuni nuovi criteri, sbloccando l’atteso bando per gli agriturismi.
Sul prossimo Bura sarà pubblicato il testo che conterrà le modalità per accedere ai fondi a disposizione, destinati a coloro che vorranno intraprendere una nuova attività agrituristica o ristrutturarla. La novità principale sta nel fatto che il bando arriva contemporaneamente alla nuova legge sugli agriturismi il cui obiettivo è quello di restituire loro la natura originaria: difendere e valorizzare l’immenso patrimonio naturalistico ed enogastronomico abruzzese. “Si tratta di una vera e propria rivoluzione per tutto il settore” ha detto l’assessore regionale alle Politiche Agricole Mauro Febbo “che permetterà di porre fine alla confusione venutasi a creare con il mondo della ristorazione, definendo meglio le differenti vocazioni. Il consumatore avrà la massima garanzia sulla qualità e l’origine dei prodotti che gli verranno offerti. Da oggi infatti non si correrà più il rischio di trovare sulla tavola, ad esempio, la ventricina prodotta da Fiorucci, ma solo ed esclusivamente quella dell’alto Vastese o del Teramano. Sono certo che questo avrà degli effetti estremamente positivi su attività come queste, che nella nostra Regione sono in continua e progressiva crescita. L’agriturismo deve tornare ad essere un volano indispensabile per la promozione del territorio e soprattutto dei tanti e straordinari prodotti made in Abruzzo”. Per evitare il disimpegno di altri fondi, inoltre, è stato necessario, dopo l’attenta valutazione del comitato, collegare alla legge sugli agriturismi alcuni criteri per finanziare altre misure. Si è potuto aggiungere circa un milione e mezzo di euro per i viticoltori, 30 milioni per i tabacchicoltori e stabilire nuove modalità di attribuzione di marchi di qualità e promozione quali Doc, Dop e Igt. A questo proposito, l’assessore Mauro Febbo ha evidenziato anche che “è in fase di sviluppo il tanto atteso marchio di qualità per gli arrosticini, un altro fiore all’occhiello della nostra gastronomia ormai conosciuto in tutto il mondo”.