L’Aquila. La rimodulazione dei fondi del Piano di sviluppo rurale 2007/2013 è stata oggetto delle interpellanza presentata a gennaio 2010 dal vice presidente Giovanni D’Amico e alla quale, nel corso del Consiglio regionale di questa mattina, l’assessore Febbo ha dato risposta.
Febbo ha precisato che la rimodulazione sarebbe stata dettata dalla gran mole di domande pervenute su altre misure del PSR per contributi pari a 109 milioni richiesti. “Probabilmente” ha poi aggiunto l’assessore “la rimodulazione dell’ASSE 1 può già essere sufficiente, cui può aggiungersi eventuale misura per l’efficienza della spesa”.
L’assessore si è poi dichiarato disponibile all’impegno di mantenere il finanziamento delle misure collegate all’economia forestale nelle aree montane. Si è inoltre detto impegnato con l’assessore Masci ad attribuire la gestione di queste risorse alle nuove Comunità Montane, sia come nuova funzione di istituto che come compensazione di risorse mancanti nell’ambito delle attività storicamente svolte con i fondi per la montagna.
“Mi sono dichiarato soddisfatto” ha infine dichiarato D’Amico “dell’impegno assunto dall’assessore Febbo. La conservazione delle risorse per le attività forestali nel Piano di sviluppo Rurale è una ragione essenziale per il sostegno alle economie montane della nostra regione e per il rilancio delle Comunità Montane come unioni dei Comuni Montani. Ho richiesto che vengano informati costantemente il Consiglio regionale, l’Uncem e l’Anci Abruzzo delle azioni che si intraprenderanno”.