Abruzzo Engineering, Mascitelli chiama in causa il ministro Tremonti

giulio_tremontiIl senatore Alfonso Mascitelli, coordinatore regionale dell’Italia dei Valori, presenterà nei prossimi giorni un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, a proposito delle indiscrezioni relative al deficit finanziario in cui verserebbe la società mista di Abruzzo Engineering.

“Siamo molto preoccupati sulle voci che circolano” ha detto il senatore “e vi sono molti lati oscuri da chiarire su alcuni comportamenti e sulla situazione debitoria di una società mista come Abruzzo Engineering, che aveva tutte le carte in regola per diventare un fiore all’occhiello della innovazione tecnologica della nostra regione e che invece sta rischiando di trasformarsi in un contenitore vuoto e generatore di debiti”.

Mascitelli spiega poi che la Selex services management, socia al 30% del capitale, è una società che fa capo a Finmeccanica, a sua volta controllata per il 30% dal Ministero dell’Economia. “Per questo” aggiunge “se dovessero risultare vere le notizie di un credito di oltre 20 milioni vantato da Selex nei confronti di Abruzzo Engineering, il Ministro dell’Economia avrebbe il dovere di informare il Parlamento”.

In questo caso, secondo Mascitelli, gli scenari che si aprirebbero sarebbero due. “Al di là delle proroghe delle convenzioni ottenute da Abruzzo Engineering e che sono solo una boccata d’ossigeno per guadagnare tempo, è urgente conoscere se la Selex, e per essa la Finmeccanica, è intenzionata ad andare avanti e su quale piano industriale intende continuare la sua attività. O se al contrario ha intenzione di smobilitare il suo impegno societario, facendo restare la Regione con il cerino in mano, debiti esposti e nuova disoccupazione. Non ci è affatto chiaro il motivo per cui il presidente della Regione Chiodi abbia avuto bisogno di rivolgersi al suo socio di studio per capire i bilanci di Abruzzo Engineering,  quando avrebbe potuto farlo in modo del tutto pubblico e trasparente attraverso i canali ufficiali della Regione, socia di maggioranza; così come non ci sono chiare le ragioni per cui l’ex assessore Stati, caduta proprio sul caso di Abruzzo Engineering, è stata politicamente abbandonata al suo destino dai vertici del suo ex partito. Cosa si vuole coprire? Quali e quante risorse pubbliche sono state gestite da Abruzzo Engineering? Dove sono andate realmente a finire? E come, in meno di due anni e mezzo, si è potuto maturare un presunto credito di 20 milioni di euro da parte di Selex? Per farci cosa? Viste le indagini ancora in corso sui presunti fondi neri di Finmeccanica, sono dubbi e preoccupazioni che il Ministro Tremonti dovrebbe chiarire al più presto”.

 

 

 

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