Abruzzo. Il nuovo scandalo che sembra investire la Regione Abruzzo, e che questa mattina ha prodotto le dimissioni dell’assessore alla protezione civile, Daniela Stati, hanno subito dato fiato alla voce dei gruppi che siedono all’opposizione in Consiglio Regionale. Pur partendo da posizioni diverse, le opposizioni chiedono spiegazioni al Governatore Gianni Chiodi, e di farlo nella seduta del consiglio regionale, l’ultimo prima della pausa estiva, in programma domani a L’Aquila.
Mascitelli (Idv): “prosegue l’emergenza morale”. “Gli arresti eccellenti di queste ore dimostrano quello che l’IdV sta sostenendo da sempre: nella nostra regione l’emergenza morale non solo non è finita, ma continua ad alimentarsi, anche dentro le istituzioni, in una cappa di omertà e in una rete diffusa di connivenze, per favorire come sempre gli amici e gli amici degli amici”. Lo afferma il coordinatore regionale dell’Italia dei Valori Abruzzo, senatore Alfonso Mascitelli, commentando le ultime vicende giudiziarie che hanno coinvolto il padre dell’assessore regionale Stati. “Eravamo rimasti inascoltati – prosegue Mascitelli – nella nostra denuncia politica e nell’allertare che questo centrodestra, presentatosi come una novità, in realtà non è altro che la prosecuzione diretta e indiretta del vecchio sistema di gestione del potere, collaudato dal trio Aracu-Domenici-Masciarelli. Non a caso chi oggi, dentro il centrodestra, ricopre cariche istituzionali importanti, aveva ruoli di responsabilità politica già all’epoca in cui risale la prima deriva morale della nostra regione. E oggi i cittadini abruzzesi, costretti a pagare tasse maggiorate per le colpe della classe politica, si trovano di nuovo ad essere governati dai buoni-benzina omaggio, dai concorsi truccati, dai tentativi di vendere immobili ASL a prezzi moltiplicati, dai rapporti amicali e familiari che cercano affari anche nella ricostruzione del terremoto”. “Ora qualcuno avrà anche l’ardire di dirci che siamo i soliti giustizialisti – conclude Mascitelli – come se parlare di bisogno e necessità di giustizia, in una terra martoriata dalla crisi economica e dalle conseguenze devastanti del terremoto, sia diventato un fastidio e un disturbo per i soliti manovratori”.
Acerbo (Prc): “Chiodi riferisca in consiglio”. “Ci risiamo, quando la politica viene concepita come un’azienda dalla quale trarre interessi e convenienze personali, vengono fuori storie di malaffare”. La considerazione è a firma del consigliere regionale Maurizio Acerbo e del segretario del Prc della Marsica, Marco Riccardi. “Esce confermata la posizione di assoluta intransigenza sulla questione morale che Rifondazione Comunista ha sempre tenuto in questi anni scontrandosi con l’andazzo bipartisan prevalente nella politica abruzzese. Dopo la Sanitopoli che ha portato alla caduta del Governo di centrosinistra in Abruzzo, oggi siamo costretti ad assistere all’indagine aperta dalla Procura dell’Aquila nei confronti dell’Assessore Regionale alla protezione civile Daniela Stati, indagata per corruzione in relazione a fatti che riguardano la ricostruzione post-sisma. Si conferma il paradosso di un bipolarismo in cui si passa costantemente dalla padella alla brace. A Montesilvano l’amministrazione di centrodestra si è resa immediatamente protagonista di inchieste giudiziarie relative a concorsi truccati. Ora è il turno della Regione. Come abbiamo sempre sostenuto non può essere il centrodestra a candidarsi per una svolta nel segno della legalità. E’ ancor più grave il fatto che i reati ipotizzati dagli inquirenti siano relativi alla gestione del post-terremoto. Oltre alle cricche nazionali dobbiamo prendere atto che sono operative anche cordate a carattere locale. L’inchiesta attesta che anche nelle file dei politici e degli amministratori abruzzesi si annida la pratica del malaffare nella tragedia del terremoto. Questo nuovo filone di indagini colpisce non solo la Stati, il padre, il compagno ma altri pezzi importanti del centrodestra e del mondo dell’imprenditoria a loro legati. Ricordiamo che la Marsica è una roccaforte del Pdl, che marsicani sono il coordinatore regionale e senatore Piccone, il presidente della Provincia Del Corvo e soprattutto la famiglia Letta. Emerge il quadro anche della continuità dei sistemi di potere sotto il vestito nuovo del Pdl. Pur nel garantismo che da sempre contraddistingue le nostre prese di posizione, non possiamo esentarci dall’esprimere la più ferma condanna per questi episodi di corruzione, che contribuiscono sempre più ad allontanare i cittadini dalla politica, anche da quella pulita, quella che da sempre caratterizza l’operato di Rifondazione Comunista. Il Presidente Chiodi che è anche commissario per la ricostruzione ha il dovere di riferire domani in Consiglio Regionale su questi gravi fatti”.
Paolucci (Pd): “ Sulla ricostruzione bisogna voltare pagina”. “Sulle vicende personali restiamo garantisti come sempre. Ma i fatti contestati sono gravi e inquietanti: sulla ricostruzione è necessario voltare pagina per sgombrare il campo dai sospetti e i dubbi che si annidano sempre di più settimana dopo settimana”. Lo afferma Silvio Paolucci, segretario regionale del Pd, commentando gli arresti di questa mattina effettuati dalla procura antimafia. “La ricostruzione è sottoposta a commissariamento”, ricorda Paolucci, “ma è necessario che Chiodi apra una nuova fase basata sulla partecipazione, per garantire agli abruzzesi il diritto alla trasparenza assoluta. Così finora non è stato”. Anche per questa ragione il Partito Democratico si appresta a chiedere la convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio regionale: “Ormai non si può più far finta di niente» conclude il segretario Pd, «il centrodestra ammetta che c’è bisogno di voltare pagina”.
Nuovo scandalo Regione Abruzzo: si dimette assessore Daniela Stati