Chieti. ‘L’assessore Paolucci farebbe bene a impegnarsi al fine di decidere con più contezza invece di mettere pezze a colori o difendere l’indifendibile visto che è acclamato che il Ministero della Salute ha diffidato la Regione Abruzzo avviando il procedimento del commissariamento governativo che si sostituirà all’amministrazione regionale per portare a conclusione il processo di costituzione della Rems’.
Questa la risposta del Presidente della Commissione Vigilanza Mauro Febbo alla replica dell’assessore regionale alla Sanità.
‘D’altronde – continua Febbo – in questi anni abbiamo avuto modo e tempo di conoscere meglio il modus operandi dell’assessore Silvio Paolucci e quindi abituarci alle sue bugie. Basta ricordare quando lo stesso Paolucci, in veste di candidato sindaco di Tollo, era favorevole al CentrOli salvo poi rivedere la propria posizione o da presidente regionale del Partito Democratico durante la sua campagna elettorale promettere la non chiusura del Punto nascita di Ortona o come rivedere e apprezzare la scelta fatta dal centrodestra di trasformare l’Ospedale di Guardiagrele in presidio di Comunità.
Sappiamo benissimo che il ritardo accumulato sull’attivazione della Rems non è dovuto ai ricorsi amministrativi (TAR) ma solo ed esclusivamente alla “forzata” riorganizzazione della struttura regionale e mancata chiarezza nella programmazione della Direzione stessa. Infatti al continuo slittamento di attivazione fissato ed indicato dalla stessa Regione come termine ultimo il 4 aprile è seguito il nuovo differimento al 30 Aprile 2016, così il Ministero ha preferito la strada del commissariamento, avendo già diffidato più volte. Inoltre oltre al danno anche la beffa poiché il tempo perso avrà un costo giornaliero di 500 euro a paziente rispetto alle 350 euro di prima.
Quindi ci aspettiamo dall’assessore regionale alla Sanità un comportamento e una risposta più adeguata al problema creatosi in Abruzzo per l’attivazione della Rems visto è un anno che sollecito la Regione per definire i tempi di realizzazione della struttura che sostituirà l’Ospedale Psichiatrico giudiziario’.