Teramo, censitori di beccaccia non riconosciuti. Le Gadit annunciano sanzioni

Un nuovo documento della Regione conferma l’irregolarità dei corsi per monitoratori di beccaccia organizzati dagli Ambiti territoriali di caccia Vomano e Salinello. A renderlo noto sono le Guardie ambientali d’Italia che, così, provano a mettere la parola fine sull’intricata vicenda sollevata dagli Atc teramani riguardanti la caccia alla beccaccia.

La documentazione regionale, infatti, stabilisce che i corsi per monitoratori/censitori di beccacce organizzati dagli Ambiti Territoriali Caccia Vomano e Salinello l’1 e il 2 novembre 2013 non sono regolari per, come si legge, “la mancanza di un tecnico faunista laureato tra i relatori”. Di conseguenza tutti coloro che hanno frequentato questo corso non possono prendere parte ai censimenti della specie. Censimenti che, a detta delle Gadit, gli Atc teramani avrebbero già programmato per il 14 e 21 febbraio.

“Voglio essere chiaro”, ha detto il presidente delle Gadit, Gaetano Ercole, “la Regione Abruzzo con questa nota ha dissipato ogni dubbio circa la regolarità dei corsi in oggetto. Noi da parte nostra vigileremo per fare rispettare la normativa e quindi ogni cacciatore che verrà trovato in difetto sarà sanzionato a norma di legge”.

Inoltre per il presidente, piuttosto che continuare a chiamare in ballo l’assessore regionale Dino Pepe per un incontro chiarificatore con i rappresentanti del mondo venatorio teramano, sarebbe opportuno che la Provincia di Teramo si impegnasse a cancellare dagli elenchi predisposti, tutti coloro che non hanno la qualifica in quanto il corso da loro effettuato non è stato riconosciuto dalla Regione.

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