“Costruire un nuovo modello di sviluppo in grado di valorizzare le potenzialità della montagna”. Questo l’obiettivo alla base del progetto Ape, Appennino Parco d’Europa, presentato dal coordinatore nazionale degli assessori al Turismo, Giovanni Lolli, questa mattina all’auditorium di Padiglione Italia dell’Expò di Milano che lancia la proposta delle regioni centrali dell’Appennino.
Un’iniziativa non nuova, visto che l’idea originaria risale agli anni ’90, come alleanza tra le regioni appenniniche per la tutela del patrimonio ambientale, che l’Abruzzo ha voluto rilanciare, rinnovandone i contenuti e spostando l’asse di intervento sul turismo, con l’intento di sottoscrivere, entro la fine dell’anno, il protocollo che rilancia definitivamente il progetto.
“L’occasione dell’Expò è quella giusta”, ha detto Lolli alla platea del Padiglione Italia, “perché le regioni sono più che mai convinte che è possibile realizzare un’unica strategia per il rilancio della montagna appenninica. Il nodo più importante che resta da sciogliere riguarda i servizi nei centri montani per evitare lo spopolamento e il depauperamento di un patrimonio culturale e sociale che non ha eguali in Europa”.
Ape, dunque, come tutela della montagna in chiave turistica. E in questo senso la linea tracciata dalle Regioni ha incassato il consenso del governo che con il Ministro dei Beni culturali Dario Franceschini ha avviato un confronto per il rilancio della politica di sviluppo della montagna, nel momento in cui l’esecutivo nazionale si appresta a riscrivere la strategia di intervento.
La vetrina dell’Expò, inoltre, ha permesso di dare una dimensione universale al progetto interregionale, nella settimana in cui l’Abruzzo (regione capofila di Ape) è protagonista al Padiglione Italia con un proprio spazio espositivo che rimarrà aperto ai visitatori fino al 9 luglio.