Teramo. La giunta regionale ha approvato il disegno di legge regionale che dovrebbe consentire a Gianni Chiodi e Lanfranco Venturoni di nominare il nuovo consiglio di amministrazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZS) “Caporale” di Teramo. Lo rende noto Cesare D’Alessandro, vice capogruppo IdV alla Regione Abruzzo, che aggiunge, però, la mancanza dell’istruttoria del Servizio legislativo della Regione.
“La circostanza può passare inosservata ai più” spiega in merito il politico, “ma ci spinge, come gruppo dell’Italia dei Valori, a fare alcune puntualizzazioni sulla legittimità della procedura”.
La normativa nazionale stabilisce, infatti, che nel caso di istituti interregionali le Regioni debbano legiferare “di concerto”. In altre parole, sarebbe necessario stipulare un accordo preliminare condiviso, da sottoporre poi al voto delle rispettive assemblee regionali. “In questo caso, invece” precisa D’Alessandro, “la giunta abruzzese decide di procedere in maniera autonoma, senza il preventivo accordo con la regione Molise. A nulla è valsa la negativa esperienza degli ultimi mesi, che ha visto le leggi dell’Abruzzo sempre più spesso fermate dal governo e impugnate presso la Corte Costituzionale. Ancora una volta l’eccessiva fretta di nominare subito i suoi rappresentanti porta Chiodi a seguire una procedura del tutto errata, che provocherà grande incertezza nell’applicazione della normativa e ripercussioni negative sulla funzionalità dello stesso Istituto”.
Cesare D’Alessandro accusa il governatore di calpestare statuto e leggi, impedendo i controlli democratici sui 25 enti commissariati. “Può stare certo, però” promette, “che l’Italia dei Valori farà un attento monitoraggio dell’attività svolta dagli enti commissariati. Ciò che non accettiamo, né accetteremo mai, è la sospensione delle prerogative democratiche imposte da Chiodi e dalla sua combriccola”.
L’esponente dell’IdV spiega che avrebbe preferito che fosse stato organizzato un meeting sulle attività dell’IZS. “Ma a Chiodi interessano soltanto le nomine del consiglio di amministrazione” contesta, però, D’Alessandro “e non l’attività dell’Istituto Zooprofilattico. È il caso, dunque, che rilegga attentamente il rapporto sulle attività dell’IZS, consegnato a tutti i consiglieri regionali, così comprenderà bene l’importanza assoluta di un istituto fiore all’occhiello della nostra provincia”.