La Giunta Regionale ha deliberato la proposta di ridelimitazione degli ambiti territoriali delle Comunità Montane, riducendoli da 19 a 11 e dando così attuazione a quanto previsto dalla Legge Regionale n. 10 del 28 giugno 2008.
“Si tratta di un passaggio importante ma intermedio” ha spiegato l’assessore agli Enti Locali Carlo Masci “e destinato a proseguire con l’esame della proposta in Consiglio Regionale, per la definitiva approvazione”.
La scelta di ridelimitare gli ambiti e ridurre il numero delle Comunità Montane si inserisce “nel percorso di razionalizzazione della spesa pubblica e di riduzione del numero degli enti sub regionali, obiettivi rilevanti del programma di governo”.
Il procedimento aveva subito una battuta di arresto, a seguito dell’entrata in vigore della legge 23 dicembre scorso, n. 191 (Finanziaria 2010), che ha disposto l’azzeramento dei trasferimenti statali da sempre previsti per le Comunità Montane.
“A livello regionale” ha proseguito l’Assessore “è in corso una riflessione sull’assetto istituzionale ottimale per garantire in futuro il miglior livello di servizi ai cittadini delle aree montane, ferma rimanendo la necessità di erogare gli stessi in forma associata. La Regione continuerà, anche attraverso la Conferenza delle Regioni, a sollecitare la sospensione delle norme statali che hanno disposto il taglio delle risorse finanziarie previste per le Comunità Montane, taglio che determina conseguenze gravissime per gli stessi Enti, tra cui l’impossibilità di approvare i bilanci nei termini di legge”.