L’Aquila. Approvata dal Consiglio regionale la nuova legge sulla raccolta e la commercializzazione dei funghi, meglio conosciuta come “Legge Sulpizio”.
L’intervento si è reso necessario dopo che quasi tutte le associazioni micologiche abruzzesi avevano manifestato disapprovazione e scontento per il dettato legislativo precedente.
Ad essere evidenziati soprattutto i problemi per il mancato rispetto del principio di uguaglianza tra i cittadini, nei confronti dei quali veniva applicato un diverso trattamento a seconda della residenza, ma anche i rischi e i pericoli per la tutela della salute pubblica dopo che erano stati soppressi i corsi di micologia di base.
“Sono grandemente soddisfatto” ha dichiarato a riguardo il consigliere IdV Camillo Sulpizio, estensore della prima bozza di legge discussa in commissione, “perché l’attività di raccolta, che è molto delicata, deve essere esercitata con una adeguata preparazione, visti i rischi che si possono verificare sia sotto il profilo igienico sanitario che ambientale. L’aver reintrodotto per legge l’obbligo di un attestato di abilitazione alla raccolta e, soprattutto, l’aver fatto chiarezza con la nuova legge che elimina ogni tassa aggiuntiva da parte delle amministrazioni locali pone la parola fine ad una pratica vessatoria di chiaro stampo medievale”.