“La vertenza Villa Pini fa paura anche agli esperti ed ai superconsulenti: si è perso troppo tempo e per troppo tempo si è consentita una gestione contabile non trasparente e non verificabile dell’azienda. Troppo istituzioni, Procura di Chieti a parte, sono state ferme in questi mesi. Se il commissariamento fosse stato deciso sei mesi fa, quando cioè lo avevamo chiesto, oggi la situazione sarebbe affrontabile con un clima diverso”.
Lo ha dichiarato Silvio Paolucci, segretario regionale del Pd abruzzese, intervenendo sulle dimissioni del commissario nominato dalla procura di Chieti, Ugo Zurlo, sostituito dal commercialista pescarese Sergio Cosentino.
“A pagare questa situazione sono solo i 1.500 dipendenti ormai nella disperazione e i pazienti di Villa Pini sballottati come pacchi postali” ha denunciato Paolucci, “perché dopo più di 300 giorni senza stipendio, la giunta regionale continua a girare a vuoto, convocando riunioni senza indicare l’ombra di una soluzione. Evidentemente si vuole il fallimento perché è dentro un ragionamento più ampio sulla sanità, settore per il quale, a parte gli annunci quotidiani, non conosciamo alcuna proposta sulla quale poterci confrontare. La proposta per Villa Pini c’è ed è sul tavolo di Chiodi e Venturoni ormai dall’estate scorsa: si leghino i lavoratori e i pazienti al servizio sanitario e non alla proprietà della clinica. Ma la giunta Chiodi decide di non decidere perché evidentemente persegue altri fini, abbandonando e lasciando alla fame 1.500 famiglie e gettando nel panico i pazienti. Il Pd invece rilancia la sua proposta: è stato perso troppo tempo, ora è il momento di decidere”.