Dalle ore 9 di stamattina è riunita l’unità operativa della Regione Abruzzo coordinata dall’assessore alla Protezione civile Mario Mazzocca. Il dirigente del servizio Prevenzione rischi ha dato lettura degli ultimi aggiornamenti provenienti dalla sala operativa della Protezione civile.
Stante la dinamicità della situazione, che è in piena evoluzione soprattutto nelle aree interne, si è deciso di inserire all’ordine del giorno della seduta di Giunta odierna, convocata dal Presidente Luciano D’Alfonso nel pomeriggio a Pescara per formulare al Governo la richiesta dello stato di emergenza, una proposta che comprenda non solo le evenienze verificatesi a partire da ieri ma anche quelle emerse nel corso delle ultime settimane.
Si è stabilito altresì di indirizzare una lettera a tutti i sindaci abruzzesi per indicare le modalità procedurali volte a quantificare i danni e chiedere i relativi risarcimenti, come definito nella delibera di Giunta regionale n. 4 dell’8 gennaio scorso.
MALTEMPO,STATO DI CALAMITA’: I PARLAMENTARI ABRUZZESI INOLTRANO OGGI INTERROGAZIONE ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
“L’intera area della Costa dei trabocchi è stata colpita, con allagamenti, smottamenti e danni alle infrastrutture; i danni sono ingenti e non è ancora possibile stimarli con precisione: una voragine ha interessato l’Asse Attrezzato Chieti-Pescara causando un incidente che ha coinvolto circa venti veicoli, buche e allagamenti per tutto il tratto sud della SS16, danni alla rete stradale del teramano; l’elevata quantità di pioggia ha determinato l’esondazione dei fiumi Tordino, Trigno, Feltrino e dei relativi torrenti e in alcuni tratti del Pescara, del Sangro e del Tronto” Scrive Maria Amato nell’interrogazione alla presidenza, sottoscritta da Antonio Castricone, Gianluca Fusilli, Vittoria D’Incecco e TommasoGinoble.
Tutto il territorio regionale è stato colpito dal maltempo in particolare le province di Pescara Chieti e Teramo. Ancora stamane numerosi comuni sono senza luce e il forte vento non consente un rapido intervento per la risoluzione del problema.
“I tratti autostradali A24 e A25, gestite dalla concessionaria della Strada dei Parchi, sono chiuse dalle 4 di stamane per le bufere di neve. Inoltre non è possibile neanche stimare l’entità reale dei danni – commenta la parlamentare del PD – ma posso evidenziare ad esempio che nel vastese gli allagamenti hanno reso necessaria la evacuazione degli stabilimenti industriali del vastese Pilkinton e Denso. Attendiamo fiduciosi che venga dunque dicharato lo stato di emergenza e riconosciuto lo stato di calamità”.
FEDERBALNEARI ABRUZZO: ‘STOP AI CANONI DEMANIALI’
Il presidente di Federbalneari Abruzzo, Morgan Di Concetto, in seguito al maltempo che ha flagellato l’intero litorale abruzzese, invoca l’intervento del Governatore D’Alfonso e della Regione e chiede lo stato di emergenza per gli operatori turistici.
“La situazione è allarmante – spiega Morgan Di Concetto – il vento fortissimo e le mareggiate hanno drasticamente ridotto l’arenile e causato gravi danni alle strutture balneari, danni che sono ancora in fase di accertamento e che si possono stimare in diverse migliaia di euro.
La situazione diventa ancora più grave perché va a sommarsi all’andamento atmosferico negativo della stagione estiva 2014. Questa ulteriore batosta rischia di piegare un’intera categoria e tutto l’indotto.
A poche settimane dall’avvio della nuova stagione – continua il Presidente di Federbalneari Abruzzo Di Concetto – ci troviamo a dover affrontare ancora una volta i forti fenomeni erosivi ed i danni alle strutture ricettive causate dal maltempo, il tutto in un momento economico di forte disagio.
Riteniamo che gli interventi per fronteggiare le avversità atmosferiche debbano essere coordinati attraverso una Conferenza Stato Regioni Adriatiche, al fine di garantirne l’efficacia e la rapidità, entrambe necessarie per permettere alle imprese balneari di affrontare gli investimenti straordinari finalizzati alla riapertura per l’imminente stagione estiva, attraverso la sospensione dei canoni demaniali e con interventi anti erosivi d’emergenza, utili alla ricostituzione degli arenili in concessione fortemente danneggiati”.
Forestale al lavoro in tutta la Regione
Sono tutti all’opera i Forestali in forza in Abruzzo per prestare soccorso alla popolazione abruzzese in difficoltà. Sono oltre 500 le richieste di aiuto giunte alla Centrale Operativa Regionale del CFS da parte di cittadini, che a causa del maltempo, hanno chiesto intervento al Corpo forestale dello Stato. Molteplici i settori di intervento: soccorso di automobilisti bloccati dalla neve o da alberi caduti, sopralluogo per le valanghe che hanno interessato le arterie stradali, controlli di polizia idraulica per verificare il livello d’innalzamento dei fiumi, presidio di alcuni caselli autostradale, visto il blocco della circolazione, sulle autostrade A24 e A25. Molte le richieste d’aiuto da parte di allevatori per raggiungere il proprio patrimonio zootecnico bloccato in stalle non raggiungibili, a causa della impraticabilità della viabilità ordinaria per via dell’abbondante nevicata, o perchè bloccati in montagna. Questo un primo e sommario riepilogo dell’attività del CFS in Abruzzo per fronteggiare l’emergenza maltempo che sta interessato la Regione verde d’Europa. A causa del maltempo, si registra un rischio valanghe FORTE 4 in alcuni sottosettori abruzzesi: Gran Sasso e Majella. Nel resto del settore il rischio è generalmente MARCATO 3. Il pericolo è rappresentato dalle nuove nevicate, con manto nevoso caratterizzato da debole coesione, associate a vento. L’alternanza di brutto tempo e sole concorre ulteriormente a rendere instabili i pendii nevosi e fa aumentare il pericolo anche di valanghe spontanee alle alte quote e sui pendii critici (pendenza superiore ai 27 gradi). la Forestale ricorda che per prevenire gli incidenti in montagna è opportuno tenersi costantemente aggiornati sulla situazione del manto nevoso, consultando i bollettini di previsione neve e valanghe e l’evoluzione meteorologica dal sito www.meteomont.org o dall’applicazione METEOMONT. E’ inoltre fondamentale equipaggiarsi con ARTVA, pala e sonda. In questo momento sono richieste un’ottima capacita’ di valutazione del pericolo su ogni singolo pendio, nonchè una profonda conoscenza del territorio.