Fumata bianca all’ottavo scrutinio: Sergio Mattarella è stato rieletto Presidente della Repubblica.
Un lungo applauso, dall’aula di Montecitorio, dopo il superamento del quorum di 505 voti: al termine dello spoglio i voti per Mattarella sono stati 759, è il Presidente più votato dopo Pertini ed ha ottenuto più preferenze di quelle per Cossiga nel 1985, Ciampi nel 1999 e Napolitano nel 2013. Un voto compatto a cui sono mancati i grandi elettori di Fratelli d’Italia (che hanno votato Carlo Nordio), e componenti del gruppo misto di Camera e Senato.
Sono stati i presidenti di Camera (Roberto Fico) e Senato (Maria Elisabetta Alberti Casellati) a recarsi al Quirinale per comunicare l’avvenuta elezione, insieme alla lettura del verbale di seduta.
L’accordo per il Mattarella bis è stato trovato dai partiti dopo lo svolgimento del settimo scrutinio, avvenuto nella mattinata di oggi (sabato 29 gennaio): fino alla serata di ieri si pensava ad un possibile nulla di fatto dopo le dichiarazioni di Salvini e Conte per una donna al Colle, che avevano trovato subito la smentita di Renzi e Forza Italia.
La maratona per l’elezione del tredicesimo Presidente della Repubblica è iniziata lunedì ed è terminata con il messaggio di disponibilità del Capo dello Stato ai capigruppo “Se serve, ci sono”. Dopo una settimana di tattiche, nomi “bruciati”, veti e fuochi incrociati (anche all’interno delle stesse coalizioni di appartenenza) si apre una nuova fase che riguarderà sia il problema della tenuta con gli alleati, ma anche una verifica della maggioranza di governo come già chiesto da Lega e Movimento 5 stelle.
Sergio Mattarella ha ringraziato parlamentari e delegati per la fiducia “i giorni difficili che stiamo vivendo richiamano al senso di responsabilità, queste condizioni impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati e devono prevalere su altre condizioni e prospettive personali”.
Le congratulazioni per la rielezione sono arrivate dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.