Non una bella primavere per gli allergici. Alcuni antistaminici impediscono alle persone di poter guidare: ecco le ultime novità del Codice della Strada.
La primavera per molti è uno dei periodi preferiti dell’anno: le giornate sono più lunghe e le temperature si alzano, migliorando l’umore di tante persone. Tuttavia, questa stagione è anche una delle più complicate per alcuni a causa delle allergie primaverili che compiono dal mese di marzo per protrarsi fino all’inizio dell’estate. Questa condizione si manifesta sotto forma di rinite allergica, una patologia legata alla presenza di pollini e che, secondo l’OMS, colpisce più del 40% della popolazione mondiale.

L’arrivo della primavera è inevitabile, quindi la cosa più importante è cercare di stare lontani dai principali allergeni che scatenano reazioni durante questi mesi, come polline, erbacce, graminacee, tra gli altri. Nei casi più gravi, però, spesso è necessario ricorrere all’uso di antistaminici per alleviare i sintomi causati dalle allergie, quello che però non tutti sanno è che, con il nuovo Codice della Strada, sono state introdotte delle modifiche che potrebbero causare problemi per chi usa determinati medicinali, impedendo alle persone di mettersi alla guida. Ma andiamo a vedere nel dettaglio.
Nuovo Codice della Strada coinvolge anche i farmaci: cosa cambia
Tutti hanno sentito che dallo scorso 14 dicembre 2024 sono state introdotte delle modifiche nel Codice della Strada. Il clamore per le nuove norme ha riguardato soprattutto i limiti legati all’alcol, con diverse discussioni tra coloro che si sono manifestati contrari alle disposizioni del governo. Ma questa non è stata l’unica misura che ha portato preoccupazione tra gli automobilisti. Il polverone si è alzato anche in merito all’assunzione di alcuni farmaci che potrebbe persino comportare il ritiro della patente di guida.

È risaputo che alcuni medicinali compromettono la capacità di guidare in quanto alternano la concentrazione e inducono sonnolenza, per questo motivo l’assunzione di questi farmaci non è consentita a coloro che guidano. A questo bisogna aggiungere, inoltre, che ci sono dei medicinali che, sebbene non provochino degli effetti in merito all’attenzione e lucidità dell’automobilista, potrebbero interferire con i test tossicologici, dando di conseguenza dei risultati sbagliati che metterebbero nei guai il conducente.
A causa di queste incertezze comuni, il Ministero dei Trasporti aveva preannunciato che avrebbe pubblicato una circolare dettagliata dando così alcune indicazioni precise sui farmaci incompatibili con la guida. Al momento, però, non c’è un elenco preciso, ma sono stati rivelati quali sono quei farmaci che compromettono la sicurezza di chi si mette al volante. Tra questi, infatti, vi sono anche gli antistaminici che vengono presi per alleviare i sintomi delle allergie primaverili.
Codice della Strada, quali sono gli antistaminici incompatibili con la guida?
Non tutti, ma alcuni antistaminici potrebbero interferire con i test tossicologici e quindi a evidenziare dei dati falsi. Alcuni di questi vengono utilizzati spesso dalle persone che hanno bisogno di un trattamento specifico delle allergie. Stiamo parlando principalmente degli antistaminici di prima generazione, che funzionano bloccando i ricettori H1 dell’istamina nell’organismo, riducendo notevolmente i sintomi allergici.

Gli antistaminici di prima generazione sono diversi dagli altri in quanto si distinguono per la loro struttura chimica, e sono stati tra i primissimi farmaci utilizzati per intervenire contro le forme allergiche. Tra i medicinali troviamo il difenidramina (Benadryl), poi la clorfeniramina (Chlor-Trimeton) e la prometazina (Phenergan).
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A questi medicinali, come già anticipato, vanno aggiunti anche quelli che riducono l’attenzione, rallentano i riflessi del conducente o potrebbero essere rilevati nei test antidroga. Tra i farmaci a rischio ci sono le benzodiazepine, gli oppioidi, i barbiturici e la cannabis terapeutica.