Alcune Regioni italiane hanno deciso di attivare dei sussidi per aiutare le persone in difficoltà economica o in condizioni di disagio: importi e requisiti.
Il 1° gennaio dello scorso anno è stato “mandato ufficialmente in pensione” il Reddito di cittadinanza, introdotto nel 2019 come misura di contrasto alla povertà. A rimpiazzare il sussidio l’Assegno di Inclusione ed il Supporto per la Formazione ed il Lavoro, tuttora in vigore.

Per chi si trova in difficoltà economica e non rientra in queste due misure a livello nazionale, alcune Regioni italiane hanno deciso di introdurre sussidi economici che ricalcano il vecchio Reddito di Cittadinanza. Capiamo in quali aree della Penisola sono stati attivati questi contributi e quali sono i requisiti per richiederli.
Redditi regionali, le misure per aiutare le famiglie in difficoltà: tutto quello che c’è da sapere
Diverse regioni italiane hanno deciso di introdurre dei sussidi destinati ai nuclei familiari e ai soggetti che si trovano in condizioni di difficoltà economica o di disagio e non rientrano nei requisiti stabiliti per l’Assegno di Inclusione o il Supporto per la Formazione e il Lavoro, le due misure che hanno rimpiazzato il vecchi Reddito di Cittadinanza.

Queste misure sostituiscono o integrano i due sussidi erogati dall’Inps a livello nazionale e sono rivolti a disoccupati, disabili, famiglie e pensionati con bassi redditi. Ovviamente, in base alle Regioni, variano gli importi erogati, i requisiti e la durata di fruizione. Tra le Regioni in questione, rientra la Sicilia che ha introdotto il Contributo di Solidarietà, misura approvata a febbraio e che prevede l’erogazione di un sussidio una tantum sino a 5mila euro per le famiglie residenti in Sicilia da almeno 5 anni e con un Isee non superiore ai 5mila euro annui.
Anche la Puglia ha avviato il programma Pro.V.I. per il 2025 che prevede l’erogazione di contributi per progetti di vita indipendente rivolti alle persone con disabilità per permettere loro di acquisire autonomia a livello familiare, lavorativo e sociale. Le domande potranno essere presentate sino al 24 giugno 2025.
La Toscana, invece, ha deciso di riaprire i finanziamenti per i voucher destinati all’occupabilità che servono per frequentare corsi di formazione per l’inserimento nel mondo del lavoro. Lo scorso anno il massimo erogabile per i voucher era di 6mila euro, cifra che potrebbe essere confermata anche per il 2025. Per la misura sono è stata stanziata una cifra pari a quasi 1,2 milioni di euro.
Per tutti i dettagli in merito è consigliato consultare i siti delle varie Regioni su cui sono pubblicati i bandi delle iniziative.