Pescara si prepara a dire addio al 2023 e a dare il benvenuto al 2024 con due eventi in programmazione di cui la giunta comunale è molto fiera: il concerto dei Pooh e lo spettacolo di Umberto Smaila. Eppure è scoppiata la polemica.
Il sindaco di Pescara Carlo Masci ha annunciato pochi giorni fa un duplice evento organizzato per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Come vi abbiamo anticipato in questa news, il 31 dicembre salirà sul palco allestito in Piazza Salotto l’eclettico Umberto Smaila, mentre il primo dicembre i Pooh terranno un concerto nell’Area risulta del Parco Centrale.
L’organizzazione di eventi simili viene solitamente accolta in modo positivo, eppure in queste ore la polemica si è accesa e non sembra placarsi. Il motivo principale dietro al dissenso di alcune parti politiche risiede nella spesa totale che il Comune di Pescara dovrà sostenere per portare i Pooh e Smaila nella città abruzzese.
“Troppi soldi. Ci sono altre priorità, come le mense scolastiche”
Il Comune di Pescara ha deciso di festeggiare in grande il Capodanno in città, organizzando il concerto di una delle band italiane più illustri della storia, i Pooh, e uno spettacolo con protagonista Umberto Smaila, celebre per essere uno showman a tutto tondo, in grado di cantare, recitare e intrattenere il pubblico con sketch comici.
Ovviamente, artisti di questo calibro non vengono gratis, ma hanno diritto a un cachet. La spesa totale che il comune dovrà affrontare ammonta a 319mila euro, di cui 280 solo per i Pooh, una cifra che da molte parti è considerata scriteriata, a maggior ragione se si considerano le altre priorità a cui dovrebbe provvedere chi governa la città.
A pensarlo e dirlo per mezzo stampa è Piero Giampietro, capogruppo del PD, che ha dichiarato: “Milano, la città più ricca d’Italia, ha annunciato che non farà il concertone perché ci sono altre priorità e Pescara annuncia, pochi giorni dopo aver detto ai genitori pescaresi che il Comune non ha più i soldi per mantenere basse le tariffe delle mense scolastiche, un Capodanno da 320mila euro?”.
Dall’8 gennaio, infatti, le tariffe per le mense scolastiche passeranno a 6 euro, un aumento che graverà pesantemente sulle famiglie già in forte disagio per la crisi economica e il rincaro dei prezzi. A rincarare invece la dose è stato il consigliere regionale Domenico Pettinari che ha affermato: “Un buon padre di famiglia ragiona per priorità. Di fronte alle strade dissestate e a una città sporca prima si pensa ai buchi e al decoro poi al resto“.
Il sindaco Carlo Masci avrà il suo bel da fare per placare l’ira dei detrattori dei festeggiamenti in quel di Pescara.