Pescara (3–4–2–1) Fiorillo; Balzano, Bocchetti, Jaroszynski; Bellanova (66’ Memushaj), Fernandes, Valdifiori (66’ Busellato), Crecco (88′ Nzita); Vokic (66’ Di Grazia), Maistro; Galano (78’ Riccardi). In panchina: Alastra, Radaelli, Ventola, Scognamiglio, Antei, Omeonga, Bocic, Di Grazia, Capone. Allenatore: Massimo Oddo.
Pordenone (4–3–1–2) Perisan; Berra, Vogliacco, Camporese, Falasco; Magnino (90′ Zammarini), Calò, Pasa (72’ Rossetti); Ciurria (90′ Scavone); Diaw, Musiolik (77’ Mallamo). In panchina: Bindi, Passador, Bassoli, Chrzanowski, Del Savio, Foschiani, Stefani, Banse. Allenatore: Attilio Tesser.
Reti: 24’ Diaw, 57’ Berra
Arbitro: Giovanni Ayroldi di Molfetta (Capaldo-Perrotti/Abbattista)
Espulso: Fernandes
Ammoniti: Crecco, Camporese, Maistro, Balzano, Diaw
La crisi di risultato del Pescara si aggrava con i pesanti infortuni di Masciagelo, Ceter e Asencio: Oddo torna ad affidarsi a Galano, davanti a Vokic e Maistro. Il Pordenone di Tesser, invece, si schiera con Musiolik e Diaw, gestiti dalle spalle da Ciurria.
Meno di 2 minuti e il Pescara sfiora il goal: Crecco serve dal fondo per Galano che accede all’area piccola dalla sinistra e cerca il diagonale da posizione defilata, trovando una portentosa respinta in tuffo di Perisan. La sfida tra attaccante e portiere si ripete al 14’: lancio in profondità di Balzano da centrocampo, Galano scatta sul filo del fuorigioco e punta diretto al tiro in porta ma centra il petto dell’estremo difensore. Sbaglia anche peggio Diaw al 19’: sfonda palla al piede, vince 2 rimpalli in piena area e può girare con lo specchio spalancato, ma la manda ampiamente al lato. Al 21’ nuovo duello a parti invertite: ancora Diaw a puntare gli 11 metri per concludere angolato, ma Fiorillo respinge con un piede in distensione. L’attaccante neroverde, però, riesce a segnare dopo 3 minuti: rimessa laterale, Magnino la mette in mezzo, Diaw calcia nel mucchio e sfrutta una deviazione fortuita di Balzano, Fiorillo è sorpreso e non riesce a trattenere. 0-1. Gli ospiti prendono piede e Calò spara un destro a giro dalla lunetta al 28’ che sorvola di poco l’incrocio dei pali. Gli ultimi 15 minuti prima dell’intervallo vedono in biancazzurri alzare il ritmo dell’impegno, senza però trovare l’ordine tattico per riprendere il controllo del match.
Dodici minuti di ripresa e il Pordenone raddoppia: corner su schema, Pasa la crossa in area piccola, Musiolik l’addomestica di testa, cade ma tira, Fiorillo respinge corto e Berra, in dubbio fuorigioco, ribadisce per lo 0-2. Il Delfino reagisce al 63’: punizione dalla trequarti prolungata nel mucchio, Bocchetti si distende per deviarla in spaccata sottoporta ma Perisan compie il miracolo e la manda in corner. Oddo chiama in causa Memushaj, Busellato e Di Grazia per ribaltare la gara negli ultimi 20 minuti, ma Ayroldi espelle Fernandes per un fallaccio su Pasa e ogni speranza diventa utopia.
Il Pescara perde la settima partita in 9 giornate: Oddo rimane forte della fiducia di Sebastiani ma affidarsi alla speranza di riparare con il mercato di gennaio è un vero e proprio insulto a una piazza abituata a ben altri livelli.