Pescara, boom covid: indagati i vertici Asl per epidemia colposa

Pescara. Il direttore generale e il direttore sanitario della Asl di Pescara, Vincenzo Ciamponi e Antonio Caponetti, sono indagati in una inchiesta della Procura di Pescara sulla crescita esponenziale di contagi registrata nelle ultime settimane nel capoluogo adriatico e nell’area metropolitana.

Nei giorni scorsi i Nas avevano eseguito un decreto di esibizione ed avevano acquisito verbali e atti relativi alla gestione dell’emergenza pandemica e ai dati sui contagi. I reati vanno dall’abuso d’ufficio all’epidemia colposa.

Il dg Ciamponi, nel far sapere di aver ricevuto l’informazione di garanzia, esprime “massima fiducia nell’operato della magistratura”.

Il virus, a Pescara e in provincia, ha iniziato a circolare più spedito che mai tra fine gennaio e inizio febbraio. Nella terza ondata l’area ha registrato numeri mai visti: il record di 329 nuovi casi emersi in 24 ore risale allo scorso 16 febbraio; il 25 febbraio, con 143 nuovi casi, anche Pescara registra un valore mai visto prima. Al punto che con un dato che raggiunge picchi di 500 contagi settimanali su 100mila abitanti, il territorio è a lungo al primo posto in Italia per incidenza.

All’origine del dilagare del virus c’è la circolazione della variante inglese: dagli accertamenti emerge che è responsabile del 70% dei contagi, divenendo quindi predominante rispetto al ceppo originario. In ginocchio l’intera catena di gestione dell’emergenza, dal 118 al pronto soccorso, dove i pazienti attendono giorni prima di essere ricoverati, e fino al Covid Hospital, al completo da settimane.

Non è detto, però, che all’origine del fenomeno vi sia solo la variante. E su questo punta a far luce la Procura di Pescara, che a metà febbraio apre un fascicolo, titolari i pm Anna Benigni e Luca Sciarretta. L’attività degli inquirenti si concentra sulla prevenzione e su ciò che è stato fatto per contrastare la diffusione del virus, dal contact tracing alla diagnostica.

E’ indubbio, ad esempio, che sul fronte del tracciamento dei contatti vi siano stati dei problemi: gli uffici preposti erano carenti di personale e solo nei giorni scorsi hanno preso servizio 20 nuovi operatori. Tra le violazioni, poi, vi sarebbe anche la mancata nomina del direttore del Dipartimento di Prevenzione. Nei giorni scorsi i Carabinieri del Nas di Pescara hanno acquisito la relativa documentazione, non solo negli uffici della Asl e in ospedale, ma anche in Regione. Materiale – tra cui i verbali delle riunioni delle unità di crisi, gli atti relativi all’emergenza e i dati sui contagi – che ora è al vaglio della magistratura. Nei prossimi giorni gli interrogatori.

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