Se sei abruzzese sai che non è Natale se non ci sono in tavola le sfogliatelle.
Questo dolce tipico delle festività nasce intorno ai primi del ‘900, in un borgo ai margini del Parco Nazionale della Maiella, Lama dei Peligni.
Si narra che donna Anna, moglie del Barone Tabassi, eredita dalla suocera campana la ricetta delle note sfogliatelle napoletane.
La donna decise di apportare delle modifiche alla tradizione napoletana e riadattare il dolce ai suoi gusti e anche ai prodotti della sua terra: la marmellata d’uva Montepulciano, il mosto cotto e le noci.
La ricetta restò segreta fino agli anni ‘60 quando il cuoco della famiglia Tabassi svelò i segreti della ricetta ad alcune donne del paese. Oggi la tradizione delle sfogliatelle si ripete nelle famiglie di tutto Abruzzo.
Due i segreti per la riuscita di questa golosità: la stesura della pasta e la marmellata scrucchiata.
Ma partiamo dagli ingredienti!
Per la sfoglia
– 500gr di farina (quella che si tira)
– 125 gr di strutto
– 60gr di zucchero
– 3 uova e 2 tuorli
– 1 bicchiere di vino bianco
Per la sfogliatura strutto quanto basta.
Per il ripieno
– 300gr confettura d’uva
– 50 gr cioccolato fondente
– 75gr mandorle tostate
– 1 cucchiaino di cannella in polvere
– liquore per dolci a piacere
La Preparazione:
Su una spianatoia disporre la farina a fontana e unire le uova intere e i due tuorli. Aggiungere lo strutto a temperatura ambiente, il vino bianco e lo zucchero.
Mescolare gli ingredienti e lavorare bene il composto fino ad ottenere un impasto morbido, liscio e compatto che non dovrà attaccarsi alle mani. Nel caso in cui dovesse accadere, lavorare ancora aggiungendo altra farina. Riporre in una ciotola coperta con un panno e far riposare per una mezz’ora.
A questo punto, dividere l’impasto in 5-6 parti uguali, bisognerà lavorare con la macchina per la pasta, fino ad ottenere delle sfoglie di pasta molto sottili.
Una volta pronte le prime quattro sfoglie, sciogliere un po’ di strutto in un pentolino e con un pennellino spennellare di strutto la superficie della prima sfoglia.
Porre sopra un’altra sfoglia facendo attenzione a non far formare le bolle. Procedere in questo modo con le altre tre sfoglie. Ogni superficie di ciascuna sfoglia dovrà essere passata con lo strutto, fino a formare una sovrapposizione di quattro sfoglie.
Arrotolare le sfoglie stringendo l’impasto, facendo attenzione a non lasciare spazi vuoti. Procedere in questo modo con tutto l’impasto e, una volta formati i rotoli, porli in frigo per un’ora.
Nel frattempo preparare il ripieno: in una ciotola unire alla confettura di uva il cioccolato fondente a scaglie o a pezzi, le mandorle tritate, la cannella e il liquore. Per rendere la farcia più gustosa, puoi utilizzare un mix di confetture, a quella di uva unire quella di amarene e mele.
Tirare fuori dal frigorifero i rotoli e con un coltello tagliarli a fettine di circa mezzo centimetro. Con il mattarello schiacciare leggermente ogni dischetto, non dovranno essere troppo sottili.
Porre i dischetti sulla placca rivestita da carta da forno: adagiare sulla carta forno lo strato che è stato steso con il mattarello. Disporre al centro di ognuno un cucchiaino di ripieno. Chiudere ogni sfogliatella a conchiglia, saldare i bordi senza fare pressione sull’impasto.
Cuocere nel forno già caldo a 180° per 15 minuti, fino a doratura.
Farle raffreddare e spolverare di zucchero al velo.
Grazie a Silvia e nonna Giovannina di Mosciano per averci ospitati nella loro cucina. Valentina Fratò