Covid, rave party, giustizia: le misure del primo Decreto Meloni

La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha presentato in conferenza stampa il primo Decreto unico su Covid, rave party e carcere ostativo.

  • COVID: la fine dell’obbligo vaccinale è stata anticipata al 1 novembre. La misura consente di recuperare 4mila unità al servizio delle strutture ospedaliere ora in carenza di organico.
  • MASCHERINE: l’ordinanza del ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha prorogato l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale negli ospedali e nelle Rsa.
  • RAVE PARTY: la norma introdotta prevede “la prevenzione e il contrasto dei raduni illegali”. La misura prevede da 3 a 6 anni di reclusione, multe da 1.000 a 10.000 euro e “si procede d’ufficio se il fatto è commesso da più di 50 persone, allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l’ordine pubblico o alla pubblica incolumità o la salute pubblica”. Viene introdotto un reato nuovo quello di “Invasione per raduni pericolosi”.
  • ERGASTOLO OSTATIVO: la norma recepisce un’indicazione della Consulta, in particolare si riferisce ad un provvedimento voluto dal giudice Giovanni Falcone nel 1992 nell’emergenza di lotta alla mafia per cui “i condannati per reati gravi, in particolare mafia, terrorismo e associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, non possano accedere ad alcun beneficio come permessi premio e lavoro esterno. Il decreto approvato prevede che i benefici non siano più legati alla collaborazione ovvero prevede che i detenuti in 41bis che non collaborano possano accedere ai benefici solo se si presentano specifiche ed ulteriori condizioni “rispetto alla mera buona condotta carceraria o alla partecipazione del detenuto a percorsi rieducativi”.

In materia di Giustizia si è deciso il rinvio dell’entrata in vigore delle disposizioni della Riforma Cartabia.

  • Il Consiglio dei Ministri ha anche approvato la lista di sottosegretari e viceministri.
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