La nuova fiammata di caldo africano portata dall’anticiclone Scipione domani si farà ancora più intensa in alcune zone d’Italia: ecco dove si toccheranno i 37 gradi.
L’utilizzo dei condizionatori d’aria è qualcosa che si tende ad evitare il più possibile, in primo luogo perché questi strumenti indispensabili in questo periodo dell’anno fanno lievitare la bolletta della luce (cosa da non sottovalutare mai, ma in particolar modo in un periodo come quello attuale in cui il costo della vita è decisamente alto) e in secondo luogo perché sono dannosi per l’ambiente.
Sebbene in generale si tenda a considerare questo aspetto solo secondariamente, in realtà dovrebbe essere il motivo principale. I condizionatori d’aria contribuiscono all’inquinamento ambientale in modo deciso durante l’estate e questo ha delle ripercussioni dirette sulle condizioni meteo estreme che si verificano sempre più spesso da queste parti.
Di fatto risolvono un problema momentaneo ma peggiorano la situazione generale, esponendoci al rischio di vivere estati sempre più calde e fasi intermedie come autunno e primavera sempre più instabili e caratterizzate da maltempo estremo. Tuttavia in giornate come quelle che ci attendono sarà praticamente impossibile farne a meno.
L’anticiclone Scipione si è affacciato sull’Italia nella giornata di oggi, cominciando a far affluire sul nostro Paese delle correnti calde che hanno sì cancellato i residui di instabilità ad alta quota, ma anche portato un aggravio alle condizioni di caldo che già da un paio di settimane sono costanti su gran parte del territorio.
La tendenza verso un continuo innalzamento delle temperature è purtroppo destinata a continuare almeno fino a domenica, giornata in cui si dovrebbe raggiungere il picco di caldo con massime vicine ai 40 gradi praticamente ovunque e addirittura superiori nelle parti interne della Sardegna.
La giornata di venerdì 13 giugno, segna l’inizio del caldo insopportabile che ci accompagnerà per tutto il weekend. Alcune zone dell’Italia saranno già bollenti, mentre altre saranno calde ma ancora non a livelli che richiedono cautela. Chiunque possa godere del weekend lungo e della mezza giornata libera il pomeriggio ne potrebbe approfittare per fare un bagno a mare o recarsi ad una piscina per trovare refrigerio.
Partiamo con l’analisi dettagliata del clima di domani dal Nord. In questa zona ci sarà una giornata contrassegnata dal bel tempo, in cui i cieli saranno limpidi al più lievemente nuvolosi. Nel corso del pomeriggio ci potrebbe essere un intensificarsi degli annuvolamenti sui settori alpini e alcuni rovesci di scarsa entità nelle zone di Cuneo e Torino. Per quanto riguarda le temperature, le massime oscilleranno tra i 31 di Torino e i 34 di Bologna.
Passiamo adesso al Centro Italia, la zona che verrà maggiormente colpita dalla presenza dell’anticiclone e di conseguenza dal caldo intenso. La giornata si aprirà con il sole e cieli limpidi senza la minima traccia di nuvolosità. Nel corso del pomeriggio qualche lieve annuvolamento potrebbe verificarsi nelle zone appenniniche ma senza fenomeni di rilievo annessi. Le massime oscilleranno tra i 35 gradi di Roma e i 37 di Firenze.
Anche al Sud a dominare è il bel tempo ed il clima stabile. Cieli tendenzialmente sgombri nel corso della mattinata e venti moderati. Nel pomeriggio qualche annuvolamento potrebbe verificarsi sui settori tirrenici ma senza che questo comporti l’arrivo di precipitazioni. La temperatura qui sarà lievemente più bassa, con Napoli che avrà la massima più alta (32 gradi) seguita da Bari (31 gradi) e Palermo (29 gradi).
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Detto del weekend che sarà condizionato dal forte caldo, la prossima settimana potremmo trovarci di fronte ad uno scenario completamente differente.
Qualora le proiezioni che indicano la discesa di correnti fredde dovessero essere confermate, a partire da lunedì 16 – per un periodo di tempo ancora non chiaro – potrebbe esserci una svolta decisa verso il maltempo.
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Lo scontro tra le correnti fredde in arrivo e quelle calde che da giorni sono presenti sui territori porterebbe a fenomeni atmosferici estremi come temporali ad elevata intensità oppure grandinate. Le zone maggiormente colpite sarebbero la Lombardia, il Piemonte, il basso Veneto e l’Emilia Romagna, ma le piogge riguarderebbero anche la Toscana e le zone interne di Centro e Sud Italia.