Domani la pressione atmosferica sarà in diminuzione su alcune regioni e questo favorirà l’ingresso di correnti perturbate e l’instabilità climatica: ecco dove ci saranno le precipitazioni.
Siamo quasi giunti alla metà dell’estate meteorologica e raggiungeremo presto la conclusione del primo mese di estate astronomica, il che ci permette di fare un bilancio di quello che è stato l’inizio della stagione calda 2025. Non si può negare che la svolta è stata repentina e drastica, dopo un maggio insolitamente piovoso e tiepido, giugno ha portato bel tempo costante e caldo intenso.
Nei primi 20 giorni, tuttavia, le temperature si sono mantenute su livelli accettabili e c’è stato anche spazio per il passaggio di una goccia fredda che le ha portate al di sotto delle medie stagionali. Finito il break è arrivata la prima vera ondata di caldo africano, proprio in concomitanza con l’equinozio estivo. Per due settimane le temperature sono state estreme ed è cresciuto il timore di dover vivere 2-3 mesi in preda alla morsa del caldo.
La settimana che si accinge alla chiusura ha smorzato le temperature e allontanato i timori. In questi giorni le temperature sono rientrate nelle medie stagionali e in alcuni frangenti della giornata sono addirittura inferiori: la mattina presto e la sera rinfresca al punto da permettere agli italiani di non sentire il peso dell’estate.
Viene da chiedersi quanto possa durare tutto questo, anche in considerazione del fatto che ci avviciniamo al 15 luglio, data che statisticamente da inizio alla fase più calda e intensa dell’estate la cui conclusione è circa un mese dopo, una volta superata la prima decade di agosto. La risposta a questa curiosità è sia positiva che negativa, ma andiamo per gradi.
Partiamo con la nota positiva, ovvero che la tregua continuerà anche nel fine settimana (almeno al Nord e al Centro). Dunque temperature ancora nelle medie stagionali ovunque, ma un lieve aumento nella giornata di domenica sul Sud Italia. Ma veniamo allo scenario meteo di domani, sabato 12 luglio.
Al Nord Italia la pressione sarà in diminuzione, frutto dell’allontanamento dell’anticiclone. La giornata si aprirà in ogni caso all’insegna del bel tempo e della stabilità atmosferica, con cielo limpido o al massimo poco nuvoloso su tutti i settori. Durante il pomeriggio le nuvole aumenteranno nelle zone montuose e non si possono escludere rovesci temporaleschi, in grado poi di sconfinare sino alla pianura e la costa – al Nord-Est – entro sera. Le temperature massime saranno comprese tra i 24 ed i 32° (solo a Bologna).
Anche al Centro la pressione sarà in diminuzione, ma anche in questo caso la mattinata sarà contraddistinta da un ampio soleggiamento su tutte le regioni e cieli limpidi. Nel pomeriggio assisteremo ad un aumento cospicuo della nuvolosità su Toscana, Marche, Abruzzo e Sardegna, ma questo non si tradurrà nell’arrivo di piogge anche in queste zone. Le temperature massime saranno comprese tra i 29 ed i 33°.
Al Sud invece la pressione è stabile e la giornata inizierà e si concluderà all’insegna del bel tempo e degli ampi soleggiamenti. Nel corso delle ore pomeridiane ci potrebbe essere un po’ più di nuvolosità nelle zone montane sia peninsulari che in Sicilia, ma a questo non sono annessi fenomeni atmosferici avversi. Temperature massime comprese tra i 29 ed i 31°.
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Dopo una domenica segnata da un lato dalla pioggia e dalla possibilità di veri e propri nubifragi e dall’altro dalla risalita della pressione, lunedì tornerà l’uniformità climatica su tutto il Paese.
L’alta pressione di matrice sub-sahariana, infatti, tornerà a bussare dalle nostre parti stanziandosi sul Mediterraneo e successivamente su tutta la Penisola.
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Questo ritorno porterà ad un graduale aumento delle temperature i cui picchi massimi si stabilizzeranno tra i 32-33° in buona parte del Paese e toccheranno i 35-36° nelle zone e nelle province più calde. Almeno per il momento sembra che questo ritorno alla stabilità più tipicamente estiva non comporterà l’inizio di una fase in cui il termometro salirà a valori vicini ai 40°.