Con la riapertura delle scuole a Pescara, molte famiglie si sono ritrovate ad affrontare un aumento record del costo delle mense scolastiche.
Questo aumento ha visto un incremento del 90%, portando il costo da 3,7 euro a pasto a 6,2 euro. Questo improvviso e significativo aumento dei prezzi ha scatenato preoccupazione tra le famiglie, ma anche il Comune ha promesso di intervenire per cercare di mitigare il disagio che questa situazione potrebbe causare. Questo problema non sembra limitarsi solo a Pescara, ma potrebbe interessare anche altre città italiane.
Secondo un report pubblicato da Cittadinanzattiva a giugno, che si basa su un’indagine sulle tariffe del servizio di mensa scolastica per le scuole dell’infanzia e primarie in tutti i capoluoghi di provincia italiani, si è evidenziato un trend preoccupante per l’anno scolastico 2022-23.In questa classifica, l’Abruzzo sembra essere ancora relativamente fortunato, con tariffe ben al di sotto della media nazionale.
In Abruzzo la mensa costa meno, ma l’inflazione si farà sentire
L’Aquila offre pasti a soli 2,4 euro ciascuno, rendendola l’ottava città più economica per le mense delle scuole dell’infanzia. Va notato però che lo scorso anno in Abruzzo c’è stato già un aumento rispetto all’anno precedente, con un incremento del 2,8% nelle scuole dell’infanzia e del 2,7% nelle scuole primarie, superando la media nazionale, che è stata del 2,3% e del 2,1% rispettivamente.
Al contrario, alcune regioni come la Basilicata hanno sperimentato aumenti ancora più significativi, con un aumento del 25% nelle scuole dell’infanzia e del 19% nelle scuole primarie. Anche la Campania ha registrato un aumento del 12% sia nelle scuole dell’infanzia che in quelle primarie.
L’Abruzzo sembra ancora mantenere costi sostenibili, con un costo medio di 3,6 euro per pasto nella scuola primaria, che porta a una spesa mensile di 73 euro e una spesa annuale di 662,40 euro. Questi prezzi sono notevolmente inferiori alla media italiana, che è di 4 euro a pasto per la scuola dell’infanzia, con costi mensili di 81,61 euro e costi annuali di 734,49 euro.
Per la scuola primaria, il costo medio di un pasto singolo su base nazionale è di 4,1 euro, con costi mensili di 82,60 euro e costi annuali di 743,40 euro. Anche in questo caso, l’Abruzzo è ben al di sotto della media, con un costo di 3,6 euro a pasto, 73,6 euro mensili e 662,4 euro all’anno.
Nella classifica delle città con le tariffe più basse per la scuola dell’infanzia, prevale la parte meridionale e centrale del paese. Le famiglie di Barletta, ad esempio, pagano solo 2 euro per pasto, il che si traduce in 360 euro all’anno. Oristano (2,05 euro) e Cagliari (2,15 euro) seguono da vicino. Al contrario, Torino (6,60 euro per pasto e 1.188 euro all’anno) è una delle città più costose.