Muri abbattuti, sistemi di allarme messi fuori uso e una fuga con due mezzi carichi di prodotti, tra attrezzature e pneumatici. Cinque capannoni visitati e una scia di danni di non poco conto.
E’ il quadro, in pillole, di quello che è accaduto la scorsa notte a Martinsicuro tra l’una e le quattro di questa mattina. Una banda decisamente organizzata e che ha fatto di tutto per agire indisturbata (le immagini hanno immortalato ladri incappucciati e con guanti) nel cuore della notte ha avuto il tempo, in maniera quasi temeraria, di abbattere muri perimetrali, rovistare dappertutto e mettere fuori uso (in un caso, telecamere e sistema di allarme). E di eludere, nella sostanza, anche i controlli della vigilanza privata in capo ad alcune aziende che gravitano nella zona industriale di Martinsicuro.
L’ammontare complessivo della refurtiva ancora deve essere quantificata (si parla di pochi contanti, una serie di attrezzature da lavoro e di una serie di penumatici), caricati su due mezzi (rubati in una delle aziende) e poi ritrovati in mattinata a Villa Rosa, in via delle Messi. “Riempiti” dello schiumogeno dell’estintore in dotazione ad un furgone rubato, forse per cancellare le impronte.
La banda del buco è entrata in azione dal capannone in uso ad una società di pompe funebri. Muro abbattuto e ricognizione interna, che però non ha prodotto nessuna asportazione. Poi, con la stessa tecnica, la banda si è introdotta all’interno della Cartotecnica Egidi, buttando già un muro. Effrazione che però non ha prodotto nulla, se non il danno materiale, visto che i ladri non hanno trovato nulla di utile da rubare.
Poi l’operazione, laboriosa e come detto temeraria, è proseguitai danni dell’azienda Martinfissi. In questo caso, è stato abbattuto un muro a colpi di mazza, poi i ladri hanno rubato una serie di attrezzature e le hanno caricate su due mezzi di proprietà della stessa azienda, avendo poi la cura di aprire e chiudere i cancelli d’ingresso. Infine, la banda si è spostata all’interno dell’azienda Piesse Pneumatici. Hanno sfondato un muro e poi disattivato il sistema di allarme e il relativo ponte radio. L’antifurto è suonato, poco dopo le 2. Ma poi, almeno in apparenza, tutto sembrava un falso allarme. Ma invece la banda aveva fatto in modo di non far emettere segnali esterni ed è rimasta circa due ore nello stabile. Dal quale sono stati asportati decine di pneumatici (un centinaio di euro in contanti), hanno sfondato una porta, rovistando dappertutto alla ricerca della cassaforte. Poi si sono allontanati abbandonando i mezzi a Villa Rosa.
Le razzie notturne sono state scoperte solo questa mattina.
“Al di la di quello che è accaduto e soprattutto i danni causati”, racconta Mario Piunti, uno degli imprenditori derubati, ” a preoccupare maggiormente, è che la banda ha potuto agire in maniera indisturbata, stazionando per ore all’interno dei capannoni, senza che nessuno su accorgesse di nulla”.
Sul raid nella zona industriale, indagano i carabinieri della stazione di Martinsicuro.