La nuova truffa ai danni dei più giovani. Sventata grazie all’esperienza

Un’operatrice di Poste Italiane ha aiutato due ragazzi a non cadere vittima di una truffa che si stava perpetrando ai loro danni proprio presso il suo sportello.

Nell’ufficio postale di Pescara Centro, sito in corso Vittorio Emanuele, due giovani si sono presentati per ricaricare una carta Postepay. La causale di quella ricarica era il pagamento di uno smartphone in favore di un venditore online che aveva detto loro di appartenere alle forze armate.

insegna delle poste italiane
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L’operatrice allo sportello ha avuto fin da subito il sospetto che i due acquirenti stessero cadendo in una trappola, in una delle più classiche truffe che ogni giorno avvengono online. La donna ha così aiutato i clienti a ottenere maggiori informazioni smascherando il truffatore.

Truffa sventata grazie a un corso antifrode

L’operatrice di turno quel giorno si è insospettita quando i due clienti le hanno detto di voler ricaricare la Postepay con un importo di 1000 euro per effettuare l’acquisto di uno smartphone venduto online da un sedicente membro delle forze armate. Sebbene i due ragazzi abbiano poi riferito anche dettagli sulla caserma di assegnazione, la sportellista li ha invitati a essere più cauti e ad accertarsi della veridicità di quelle informazioni.

truffa smartphone poste
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La coppia, allora, ha deciso di chiamare la caserma in questione facendo una scoperta amara: il nome del venditore che si spacciava per un componente delle forze armate non risultava. A quel punto, i due ragazzi si sono tenuti i soldi e ringraziato l’operatrice.

Questo caso è stato portato come esempio da Poste italiane durante il corso antifrode in modalità webinar organizzato da Fraud Management, Sicurezza Fisica e Antiriciclaggio dell’Area Centro. Il corso è nato allo scopo di sensibilizzare il personale delle Poste sui rischi che corrono loro stessi e i clienti, addestrandoli a contrastare le truffe.

Poste Italiane in un comunicato spiega: “Ai nostri clienti dobbiamo sottolineare che la prima cosa da tenere bene a mente è che un truffatore non può fare nulla senza la collaborazione della sua vittima”. Infatti, il trucco più ricorrente è quello dell’sms o dell’e-mail che invita a cliccare sul link per assicurarsi che il proprio conto sia al sicuro. Ovviamente, si tratta di un raggiro che mira ad ottenere le informazioni sensibili dell’utente, come le credenziali d’accesso al sito delle Poste o i dati della carta di credito.

Il comunicato continua dicendo: “ogni volta che un cliente durante le operazioni a sportello contemporaneamente conversa al cellulare dobbiamo alzare il livello di attenzione, essere prudenti e soprattutto trovare il modo per mettere in guardia la probabile vittima di frode”.

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