Crotone (3-5-2): Cordaz; Cuomo, Marrone, Golemic; Gerbo (78’ Mazzotta), Barberis, Messias (62’ Crociata), Benali, Molina; Simy, Armenteros (63’ Jankovic). In panchina: Festa, Gigliotti, Spolli, Mustacchio, Rutten, Gomelt, Zak, Bellodi, Maxi Lopez. Allenatore: Giovanni Stroppa
Pescara (3-5-2): Fiorillo; Bettella, Drudi, Del Grosso (46’ Borrelli); Zappa, Memushaj (76’ Busellato), Palmiero, Melegoni, Crecco; Galano, Bocic (61’ Clemenza). In panchina: Alastra, Farelli, Elizalde, Masciangelo, Scognamiglio, Bruno, Maniero, Bojinov. Allenatore: Nicola Legrottaglie
Reti: 8’ Simy, 33’ Messias, 35’ Armenteros, 52’ Benali, 74’ Galano
Arbitro: Ivan Robilotta di Sala Consilina.
Espulso: Bojinov
Ammoniti: Golemic, Marrone, Borrelli, Palmiero
Il posticipo della domenica sera è l’occasione per il Pescara di interrompere la striscia di due sconfitte consecutive: contro gli ex Stoppa, Benali e Mazzotta, Legrottaglie conferma Bocic in attacco e si porta Bojinov in panchina per la prima volta. I calabresi attaccano pesante on Armenteros e Simy.
Partono forte i padroni di casa: al 7’, gran botta di Messias dalla lunetta, troppo centrale e Fiorillo para in due tempi. Un minuto dopo, il vantaggio crotonese: pallonetto verticale di Armenteros per Simy che controlla di destro e insacca di sinistro da centroarea. 1-0. Armenteros pericolo diretto all’11’: sombrero su Drudi e missile dal limite che sfiora l’incrocio dei pali. Reagisce il Delfino con Memushaj al 13’: mancino potente dal limite ma Cordaz riesce a smanacciare centralmente sopra la traversa. I rossoblu sono un rullo compressore: al 17’ Simy riparte a va da solo verso la porta di Fiorillo, cercando di beffarlo in uscita con un pallonetto ma Bettella salva sulla linea. Il Pescara soffre la pressione e al 21’ Fiorillo battezza male un cross innocuo di Messias e lo lascia colpire il palo. E saltano anche i nervi perché Bojinov, al ritorno dopo 4 anni su un campo italiano, si fa espellere per proteste dalla panchina. A rimettere la partita sui binari ci prova, al 27’, Bocic, lanciato nello spazio da Memushaj, incrocia bene con il destro ma manca il secondo palo di mezzo metro. I calabri non abbassano il ritmo e al 33’ raddoppiano: Messias trova la prateria grazie a un imbucata di Molina, Fiorillo gli esce sui piedi ma non si oppone bene e si fa infilare di nuovo. 2-0. E arriva subito anche il 3-0: palla persa, Benali conclude, Fiorillo respinge, Armenteros ribadisce e non c’è scampo per il portiere. Un ko anticipato: gli abruzzesi rientrano negli spogliatoi più suonati di un pugile chiuso all’angolo.
L’unica mossa possibile per Legrottaglie è tornare in campo con Borrelli al posto di Del Grosso: più attacco per una rimonta impossibile. Le speranze durano fino al 52’: tiro dal limite di Simy, Fiorillo respinge corto, Benali ribadisce sottoporta ed è 4-0. Segnali di vita degli adriatici: colpo di testa di Borrelli dal dischetto al 58’: Cordaz può dimostrare che ha i guanti e blocca. Legrottaglie butta nella mischia Clemenza che al 70’ centra il palo su un errato disimpegno in area di Molina. Il goal della bandiera lo segna Galano al 74’: traversone dalla sinistra di Memsuhaje deviazione dal centro dell’ex Foggia. 4-1. Il Crotone si adagia sugli allori e Clemenza, 1 minuto dopo, becca il suo secondo palo in serata con un mancino violento da fuori. La squadra di Stroppa molla un po’ il colpo e gli uomini di Legrottaglie riescono a spingere di più nel finale, ma il danno è abbondantemente fatto.
Zero alibi per i biancazzurri. Una prestazione capace di scatenare un terremoto già solo per l’analisi interna alla società e alla gestione della squadra. Il futuro di Legrottaglie è sempre più incerto.