Giulianova, diventa un rebus il Circolo Nautico: rischia di tornare alla Regione

Si torna a parlare del vecchio edificio, un tempo sede del circolo nautico Vincenzo Migliori e prima ancora del circolo canottieri Giulianova. Un edificio su cui grava un vincolo storico.

A causa della mancanza di fondi, lo storico Circolo Nautico a forma di nave, posizionato di fronte Piazza Del Mare dul lungomare Spalato, rischia di essere restituito alla Regione oppure addirittura si ipotizza la gestione al Comune per farne un Museo del Mare.

È stato negli anni 60 punto di ritrovo dei marinai giuliesi e degli appassionati di mare.

La struttura oramai abbandonata da tempo necessita di una moltitudine di importanti interventi edilizi.

Da tempo le promesse della Regione e del Comune di mettere mano alla struttura si sono rivelate solo chiacchiere, i fondi, importanti per rimetterlo a nuovo non sono mai arrivati ed il Circolo Nautico sta seriamente pensando, in mancanza di fondi, di restituirlo alla Regione.

Un edificio su cui grava un vincolo storico della Soprintendenza che obbliga la proprietà ad eseguire interventi conformi allo stile dell’epoca.

Da qualche anno il vecchio stabile, nella disponibilità della Regione Abruzzo, fu ceduto in comodato d’uso allo stesso circolo nautico Vincenzo Migliori che in passato ne aveva rivendicato la proprietà sulla scorta d un atto di donazione di Amadio Migliori che prevedeva, tra l’altro, un uso ad esclusivo a fini nautici o comunque legati al mare. Lunedì molto probabilmente la decisione visto che si riunirà il Consiglio Direttivo del Circolo ed in quella sede si decideranno le sorti. La linea direttiva dei soci è quella di restituirla.

Le parole del Presidente del Circolo, Enrico Orsini “cercheremo fino all’ultimo di non cederlo e di trovare una soluzione, non riusciamo però, ad uscire da quello che sembrerebbe essere un vicolo cieco, il nostro è un circolo privato”, dice Orsini, “e delle spese che andremmo ad affrontare per la manutenzione straordinaria del vecchio nautico ne dovrei rendere giustamente conto ai soci anche perchè non si tratta di pochi spiccioli ovviamente, ma di una somma considerevole che andrebbe ad incidere sul bilancio sociale”.

 

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