Esplosione in una fabbrica a Casalbordino: ci sono vittime e non è la prima volta

Un’esplosione presso l’impianto di Sabino Esplodenti a Casalbordino, nella provincia di Chieti, ha tragicamente portato alla morte di tre operai.

L’incidente è avvenuto poche ore fa e riporta alla mente ciò che accadde nel mese di dicembre del 2020, ovvero un altro tragico scoppio nella stessa fabbrica che aveva causato altre vittime. La struttura in questione è specializzata nella gestione e nel riciclaggio di polvere da sparo proveniente da operazioni di bonifica. Si trova nella località di Casalbordino, in provincia di Chieti.

vigili del fuoco
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L’ultimo incidente mortale associato a impianti o depositi di materiali esplosivi nelle regioni dell’Abruzzo risale a febbraio dell’anno precedente, quando un individuo perse la vita nell’esplosione di un deposito situato nei pressi di Teramo. La Sabino Esplodenti non è nuova a tali eventi: nel 1992, un uomo di 48 anni, Bruno Molisani, perse la vita a causa dell’esplosione di una spoletta all’interno dello stesso impianto, e nel 2009, altre due persone subirono gravi ferite in un incidente simile.

Scoppio alla Sabino Esplodenti: non è la prima volta

Mentre attendiamo ulteriori dettagli sull’identità delle tre vittime causate dall’esplosione avvenuta alla Sabino Esplodenti, le prime informazioni indicano che una di loro proveniva da Palata, un piccolo centro nella provincia di Campobasso, mentre le altre due vittime erano residenti a Casalbordino e Lanciano.

pompieri
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Il sindaco di Casalbordino, Filippo Marinucci, ha dichiarato all’Ansa: “Le informazioni sono ancora frammentate, ma posso confermare l’esplosione presso la Sabino Esplodenti”. Il primo cittadino di Casalbordino rimane in costante contatto con il vice sindaco Carla Zinni, la quale, a sua volta, è in comunicazione con la Prefettura di Chieti. Sul sito dell’esplosione sono presenti 118 soccorritori, tra cui vigili del fuoco, carabinieri, polizia di Stato e polizia locale.

Dopo l’incidente, nella comunità di Casalbordino è stato formato un comitato per la sicurezza al fine di valutare la situazione relativa all’area dell’impianto di Sabino Esplodenti.

Il 21 dicembre 2020, la stessa fabbrica fu teatro di un’altra esplosione che causò la morte di tre lavoratori. Questa tragedia aveva portato all’apertura di un’inchiesta per omicidio colposo plurimo, disastro e danno colposo da parte della Procura di Vasto (Chieti). Nella stessa fabbrica nel 1992 era morto il 48enne Bruno Molisani, ucciso dall’innesco di una spoletta; mentre nel 2009 andò meglio alle due persone che rimasero “solo” ferite nell’ennesima esplosione.

Mentre continuano le operazioni di soccorso presso l’impianto di Sabino Esplodenti a Casalbordino in seguito all’incidente di questa mattina, è attesa una udienza preliminare presso il Tribunale di Vasto per domani, 14 settembre, in relazione all’esplosione avvenuta il 21 dicembre 2020.

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