Conte ha ottenuto ieri sera anche la fiducia del Senato.
Una fiducia debole con 156 SI‘, 140 NO e 16 astenuti. Un numero distante dalla maggioranza assoluta del Senato (161) ma che dovrebbe consentire al governo di andare avanti anche se nel segno della fragilità.
Dal centrodestra i leader di Fratelli D’Italia e Forza Italia, Meloni e Tajani, fanno sapere che saliranno al Colle per denunciare che il governo ha la maggioranza solo di una delle due aule del Parlamento.
Intanto sempre oggi, nel tardo pomeriggio, a salire al Quirinale e incontrare il Presidente della Repubblica Mattarella sarà il Premier Giuseppe Conte, dopo un vertice di maggioranza a Palazzo Chigi da cui si invoca un “rafforzamento della forza parlamentare del governo” come dichiarato dal Presidente del Pd Zingaretti.
Renzi attacca ancora “Si tratta di un Conte dimezzato” (rifacendosi alla nota opera di Calvino, Il visconte dimezzato) e aggiunge Iv è pronta a dare una mano facendo sentire il peso in aula
La fragilità del governo mostra non solo una maggioranza debole ma anche una Italia più debole e da Bruxelles l’Europa chiede, attraverso le parole del vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis che “il lavoro sul Recovery plan in corso non sia messo a repentaglio dalla instabilità politica”.
Se “con Renzi non si torna” come ha dichiarato Conte in aula “i numeri così non bastano” ha aggiunto e il Premier stesso si è convinto dell’urgenza di dover salire oggi stesso al Quirinale e illustrare al Presidente Mattarella la nuova situazione che sostiene il suo esecutivo.
Ora Conte ha la necessità di allargare e rafforzare la sua maggioranza per poter andare avanti.