Seppur con un risultato deludente dei due abruzzesi in gara, Cataldo e l’attesissimo Ciccone, l’Abruzzo può in qualche modo esultare sul Blockhaus per la vittoria di Jai Hindley.
L’australiano che ha trionfato sul celebre arrivo in cima alla Maielletta è infatti fortemente legato alla nostra Regione, dove è cresciuto ciclisticamente militando sotto la guida di Umberto Di Giuseppe alla Aran Cucine.
Insolito arrivo in una volata a sei uomini (complice il forte vento contrario sulle rampe abruzzesi) nella tappa partita da Isernia e che si è conclusa sulla montagna in cui nacque il mito del Cannibale Eddy Merckx: Hindley ha avuto la meglio su Romain Bardet, Richard Carapaz, Mikel Landa e Joao Almeida, mentre il quasi 40enne Domenico Pozzovivo si è staccato di tre secondi negli ultimi metri. Bene anche Vincenzo Nibali, ottavo a 34” dal vincitore.
A 12 km dall’arrivo perdono contatto uno dei favoriti per la vittoria finale Simon Yates e il chietino di Brecciarola Giulio Ciccone, mentre a 8 km dall’arrivo la maglia rosa J.P. Lopez mette piede a terra dopo essersi toccato con le ruote di un altro corridore del gruppo di tesa. A quel punto inizia una sorta di crono-scalata arrivando al traguardo con un ritardo di 1’46”, sufficiente per difendere la maglia con 12” sul portoghese Almeida e 14” sul francese Bardet.
Domani giorno di riposo in terra abruzzese per i corridori del Giro, che riprenderanno il proprio cammino martedì da Pescara, lasciando l’Abruzzo in direzione Marche dopo aver corso varie località della costa.