Muore poco dopo essere stato colpito dal taser. La risposta dei Carabinieri

Un tragico evento si è verificato a San Giovanni Teatino, dove un fascicolo è stato aperto per indagare su un possibile omicidio colposo. Secondo quanto riferito, alcuni passanti hanno allertato i carabinieri quando hanno visto un uomo in stato confusionale dirigersi verso i binari.

carabinieri in auto
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Le forze dell’ordine hanno utilizzato il taser per bloccarlo, ma una volta sull’ambulanza l’uomo è morto. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo per accertare tutte le responsabilità.

Uomo muore in ambulanza dopo uso del taser

L’indagine si concentra su un potenziale omicidio colposo legato alla morte di Simone Di Gregorio, un 35enne con problemi psichici di Pescara. La scorsa domenica pomeriggio, è stato soccorso da personale medico, ma è purtroppo deceduto nell’ambulanza prima di raggiungere l’ospedale. La circostanza della sua morte sembra essere legata ai momenti in cui è stato fermato dai carabinieri tramite l’utilizzo della pistola elettrica, e le autorità stanno attualmente cercando di fare chiarezza sull’accaduto.

Per placare l’uomo agitato che correva nudo per strada dirigendosi verso i binari, i carabinieri hanno utilizzato due volte il taser, in dotazione alle forze dell’ordine. In seguito, all’uomo è stata somministrata una dose di calmanti da parte dei medici. A seguito di questi eventi, la Procura di Chieti ha aperto un’indagine, e sia i carabinieri che il personale medico che è intervenuto per soccorrere la vittima saranno interrogati nei prossimi giorni.

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Un testimone oculare ha descritto l’evento, affermando che ha visto l’uomo dare ripetute testate contro una vettura e poi correre nudo verso i binari. Simone Di Gregorio era conosciuto nella zona e stava ricevendo cure dal centro di salute mentale di Pescara. Aveva trascorso del tempo a San Giovanni Teatino, città in cui vivevano i suoi genitori.

L’autopsia, inclusa un’analisi tossicologica, sarà condotta per determinare se l’uomo avesse assunto sostanze o farmaci prima dell’evento. Si sa che era stato ricoverato in un reparto di Psichiatria presso l’ospedale di Pescara poco prima dell’accaduto, e la Procura ha richiesto l’acquisizione delle relative informazioni mediche.

Questo incidente ha riacceso il dibattito sull’uso del taser. Rappresentanti politici e attivisti dei diritti umani hanno espresso preoccupazioni riguardo al suo impiego in situazioni come queste, sottolineando la necessità di valutare attentamente l’utilizzo di tali strumenti per evitare conseguenze letali. Il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra in commissione Affari costituzionali della Camera, Filiberto Zaratti, ha dichiarato: “Per noi l’uso di questo mezzo deve essere abolito: non si può rischiare la vita in questo modo”.

Il sindacato dei carabinieri si difende

Il segretario generale dell’associazione sindacale carabinieri Unarma, Antonio Nicolosi, ha difeso l’operato degli agenti allontanando la possibilità che la morte di Di Gregorio possa essere stata causata dell’uso del taser: “Un’altra boutade di ferragosto. Ecco i buonisti sempre contro le forze di polizia e i manufatti che servono per la sicurezza dei cittadini.

Ribadiamo che il taser nulla c’entra con la morte del cittadino di San Giovanni Teatino. Comprendiamo che l’opposizione debba essere sempre contro a prescindere, ma sulla morte di un cittadino ci va rispetto, così come su chi opera per la sicurezza dei cittadini”.

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