Disarticolato un sodalizio criminale dedito al traffico di ingenti partite di droga che operava sull’intera fascia costiera abruzzese e anche fuori regione. Sequestrati, nel corso dei due anni di indagini, hashish, marijuana e cocaina che sul mercato avrebbero fruttato fra 5 e 6 milioni di euro.
L’inchiesta, coordinata dalla Procura distrettuale antimafia de L’Aquila, ha portato all’emissione di 17 ordinanze di custodia cautelare in carcere con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata a traffico e spaccio di stupefacenti; 27 le perquisizioni eseguite. Complessivamente 76 gli indagati, quattro le persone ancora ricercate. I particolari dell’operazione sono stati illustrati in conferenza stampa, nella Prefettura di Chieti, dal questore di Chieti, Ruggero Borzacchiello, e dal dirigente della Squadra Mobile, Miriam D’Anastasio. Gli arrestati su ordinanza di custodia in carcere sono di nazionalità albanese e romena, residenti nelle province di Pescara, Chieti, Teramo e Roma.
L’operazione ha visto l’impiego di 200 poliziotti della Squadra Mobile di Chieti e delle Questure di Pescara, Teramo e di altre del centro Italia, coadiuvate da equipaggi del Reparto
Prevenzione Crimine Abruzzo e unità cinofile. La base logistica dell’organizzazione criminale è stata individuata in provincia di Chieti, fra Tollo e Guardiagrele; il sodalizio si avvaleva di ulteriori gruppi dislocati nelle province di Chieti, Pescara e Teramo. Considerevoli i sequestri eseguiti anche fuori Abruzzo: in particolare 300 kg di marijuana del tipo “orange”, una delle
migliori qualità, 90 kg di hashish e un chilo di cocaina nonché 20.000 euro in contanti provento dell’attività di spaccio, armi e munizioni, in particolare una pistola calibro 7,65, un fucile
a canne mozze e una pistola ad aria compressa modificata.