Poteva andare molto peggio a un alpinista che si è cimentato nella scalata del Gran Sasso. La rovinosa cauta per oltre dieci metri poteva essergli fatale, ma tutto è finito nel migliore dei modi.
Sulle impervie pareti del Corno Piccolo del Gran Sasso, si è verificato quello che poteva diventare un drammatico incidente, mentre adesso si può parlare solo di grande spavento. Un alpinista ha perso l’appiglio ed è precipitato per circa dieci metri, mentre scalava la montagna. Nonostante la paura e le ferite riportate, l’uomo, originario della Toscana, è riuscito a sopravvivere a questa pericolosa avventura.
L’operazione di recupero è stata avviata nel pomeriggio, quando l’alpinista si trovava sulla parete est del Corno Piccolo in compagnia di un altro scalatore. Giunti alla fine del loro percorso alpinistico e durante la discesa lungo la ferrata Danesi, uno dei due è purtroppo precipitato per circa 10 metri.
Incidente sul Gran Sasso: un lieto fine
Le condizioni atmosferiche non agevoli, caratterizzate da venti forti in quota e una scadenza imminente per le operazioni di soccorso, hanno reso necessario il coinvolgimento delle squadre della stazione di Teramo del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo. Queste sarebbero intervenute nel caso in cui il recupero tramite elicottero fosse stato ostacolato dalle condizioni avverse.
Una volta sul luogo dell’incidente, il tecnico dell’Elisoccorso ha agito con tempestività, coordinando il recupero dei due alpinisti. Il compagno fortunatamente illeso è stato consegnato ai tecnici di Teramo nella piazzola di Prati di Tivo. Nel frattempo, l’alpinista ferito è stato trasportato d’urgenza all’ospedale dell’Aquila, dove riceverà le cure necessarie per le ferite riportate.
Questo incidente, con un esito miracoloso considerando la pericolosità della situazione, mette in luce quanto possa essere pericoloso dare del tu alla natura quando le condizioni non sono favorevoli. Grazie alla prontezza e alla collaborazione tra le squadre di soccorso alpino, che hanno dimostrato ancora una volta il loro valore sul campo, l’incidente non ha avuto esiti tragici, come invece è spesso accaduto in situazioni simili.
Gli incidenti sul Gran Sasso stanno aumentando sensibilmente, si tratta infatti dell’ennesimo caso in pochi giorni. Il 6 settembre, ad esempio, due giovani alpinisti romani, entrambi di 27 anni, si trovavano in arrampicata lungo la parete est del massiccio Monolito, a un’altitudine di 2.700 metri sul Corno Piccolo. Purtroppo, il primo alpinista, durante la progressione, ha improvvisamente perso la presa e ha fatto una caduta di dieci metri lungo la roccia.
Il recupero dei due alpinisti romani è stato particolarmente complesso a causa delle avverse condizioni meteorologiche caratterizzate da una fitta nebbia. L’alpinista coinvolto nell’incidente ha riportato fratture alle gambe ed è stato trasportato con urgenza al pronto soccorso dell’ospedale dell’Aquila.