Alba Adriatica. Una spedizione punitiva, organizzata assieme ad alcuni sodali, dopo essere stato allontanato dal locale, nel quale stava importunando le bariste.
Dopo una lunga giornata si compone il puzzle della rissa, con accoltellamenti e sparatoria all’Hotel Atlante di Alba Adriatica.
I carabinieri del reparto operativo del comando provinciale, diretti dal tenente colonnello Luigi Dellegrazie, e quelli della compagnia di Alba Adriatica, guidati dal tenente colonnello Emanuele Mazzotta, hanno fatto luce su quello che è accaduto la scorsa notte, prima all’interno e poi nel piazzale antistante la struttura ricettiva lungo la Statale 16. Due persone sono state arrestate, e piantonate in ospedale, una terza ferita è stata identificata, mentre altri due albanesi sono stati praticamente individuati.
La ricostruzione. La miccia che ha generato tutta la vicenda, sarebbe stato l’allontanamento subito da Lillo Luciani 38 anni barese, domiciliato a Villa Rosa, sorvegliato speciale e sottoposto all’obbligo di dimora. L’uomo avrebbe infastidito alcune bariste del locale, dove era in programma una serata di karaoke. Un collaboratore del gestore, albanese di 33 anni, lo avrebbe allontanato dal locale, anche in malo modo.
Il 38enne, erano circa le 3, è andato via ma di lì a poco è tornato spalleggiato da tre albanesi, che hanno affrontato e picchiato, anche con una mazza, il cameriere. Quest’ultimo con un coltello si è difeso, ferendo il più giovane degli albanesi (21 anni, poi ricoverato a Giulianova), ma la lotta era impari e sanguinante ha afferrato una pistola con matricola abrasa, che aveva con sé e mentre gli aggressori scappavano ha sparato due colpi. Uno è andato a vuoto, il secondo ha colpito alla schiena Luciani Il tutto si è consumato all’angolo tra il parcheggio tra il piazzale dell’Hotel Atlante e via del Concordato, dove l’uomo è scappato, per poi essere soccorso.
I soccorsi. Il barese e l’albanese sono stati trasportati in ambulanza in ospedale. Il 38enne prima a Sant’Omero e poi ad Atri, dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per asportare il proiettile e ora si trova ricoverato in prognosi riservata e piantonato. L’albanese, 21 enne, di recente denunciato per detenzione di arnesi da scasso, all’ospedale di Giulianova per una serie di ferite alle braccia e al corpo.
L’indagine. I carabinieri, sul posto anche gli uomini del reparto scientifico, hanno setacciato palmo e palmo il locale, e il piazzale antistante la struttura ricettiva repertando tutto il possibile. Una serie di elementi, però, ha spinto a controllare le camere dell’albergo. In una di queste (non quella in uso), hanno trovato il cameriere ferito alla testa (Arlin Cera, 33 anni), con naso e costole fratturate, che si era addormentato.
L’uomo, 33 anni, dipendente della struttura, ricoverato in ospedale a Teramo, ha confessato facendo luce su quanto accaduto. Ha anche consentito di ritrovare la pistola, una Beretta calibro 7,65, che era stata nascosta nelle vicinanze dell’hotel. Nei suoi confrontati è scattato l’arresto per tentato omicidio e porto abusivo di arma illegale. Al momento è piantonato in ospedale a Teramo.
Il sequestro. Nel frattempo, i carabinieri su disposizione del magistrato di turno hanno sottoposto a sequestro la sala ristorante dell’Hotel e due camere dello stesso albergo. Le indagini proseguono, anche in relazione alle responsabilità di coloro che hanno preso parte alla spedizione punitiva della scorsa notte.