Come anticipato nel comunicato stampa, il presidente della Regione Marco Marsilio ha firmato l’ordinanza con la quale con effetto immediato, ossia da domani 7 dicembre, l’Abruzzo torna in zona arancione.
Come detto, sarò un rientro progressivo: da domani via libera all’apertura dei negozi (quelli previsti in zona arancione), mentre le scuole ora in didattica a distanza (seconda e terza media) torneranno in presenza da mercoledì 9.
In serata il Governo ha fatto trapelare che non c’è l’avallo per il rientro immediato in zona arancione, e comunque non prima di mercoledì.
Fonti vicine al presidente Marsilio fanno sapere che il Governatore abruzzese non commenterà direttamente la puntualizzazione del Governo sulla data di mercoledì per la riapertura in arancione della regione, anche perchè nel precedente comunicato era stato correttamente riportato come Marsilio avesse sentito il ministro Speranza , ma non che ‘abbia avallato la decisione’. La responsabilità della riapertura è di Marsilio “assunta in totale autonomia”. Domani comunque Marsilio farà il punto della situazione.
Il Governo pensa ad una diffida. Si sta valutando in queste ore, come afferma il Ministro Francesco Boccia, una lettera di diffida indirizzata al governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, in cui si chiede al presidente della Regione di ritirare l’ordinanza che anticipa di due giorni l’entrata della Regione in zona arancione. Secondo la messa in mora, se la richiesta non sarà eseguita, la responsabilità di eventuali nuovi contagiati nei luoghi che sarebbero invece dovuti restare chiusi ricadrebbe sotto la diretta responsabilità della Regione Abruzzo.
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