Il coinvolgimento riguarda tutti i settori: dalle associazioni che offrono il primo supporto alle vittime di violenze di genere agli operatori sociali e sanitari, dalle forze dell’ordine agli operatori della giustizia in Tribunali e Procure. “L’obiettivo principale del tavolo tecnico – aggiunge Quaresimale – è creare sul territorio regionale una rete operativa e efficace in grado di contrastare il fenomeno, mettendo insieme le esperienze e la casistica di tutti gli operatori regionali. Per fare questo è necessario approvare un protocollo di rete regionale in grado di indicare gli impegni di ogni soggetto aderente in relazioni alle funzioni.
Nella prima riunione del tavolo lo scorso febbraio – sottolinea l’assessore – si sono creati gruppi e sottogruppi di lavoro che dovranno presentare le proposte nella riunione di giovedì”. In questo senso l’appuntamento del 30 giugno deve esplicitarsi in un lavoro si sintesi dei diversi contributi arrivati sul tavolo regionale, in modo da permettere una prima stesura del protocollo di rete, destinato a diventare documento di riferimento per l’avvio di progetti e iniziative di prevenzione e contrasto alla violenza di genere?