Gli ultimi 57 sono stati accertati con le attività di sequenziamento concluse in giornata all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo. Sono emersi da un totale di 73 campioni sequenziati: si tratta di tamponi risultati positivi negli ultimi giorni. La prevalenza della Delta, nella sessione odierna di laboratorio, sale così al 78% e raggiunge un picco del 91% nel Teramano, dove sono riconducibili alla mutazione 51 campioni su 56 tipizzati.
Altri cinque casi sono nel Chietino e uno nell’Aquilano. Per quanto riguarda gli altri positivi processati dallo Zooprofilattico, 13 sono riconducibili alla variante Alfa (prima chiamata ‘inglese’) e tre alle varianti brasiliana e nigeriana.
Del totale degli 87 casi legati alla Delta emersi negli ultimi giorni in Abruzzo, 78 sono stati sequenziati dall’Izs ‘G. Caporale’ dell’Abruzzo e del Molise di Teramo e nove dal laboratorio di Genetica molecolare – Test Covid-19 dell’università ‘d’Annunzio’ di Chieti. La maggior parte, 64, riguardano pazienti del Teramano. Altri 21, invece, sono emersi nel Chietino. Nelle due province si sono generati, infatti, diversi focolai. “Se già non è divenuta prevalente – dice il direttore generale dello Zooprofilattico, Nicola D’Alterio – la variante Delta sostituirà nel giro di poco la variante Alfa”.