Vaccini non disponibili e contagi in aumento: la situazione Covid in Abruzzo

Nuovo incremento dei contagi Covid in Abruzzo, con il virus che torna prepotentemente a circolare. I medici consigliano di usare le mascherine nei luoghi affollati e la Asl programma la campagna antinfluenzale per i fragili e i più anziani. Insomma, forse non un ritorno al passato ma, certamente, un invito a non abbassare la guardia.

Così, almeno, si esprimono gli esperti, con il virologo Paolo Fazii, responsabile dell’unità operativa complessa di Microbiologia dell’ospedale civile, che sottolinea come il Covid abbia rialzato la testa e che c’è una lieve ripresa che peggiorerà durante l’anno scolastico e con l’arrivo delle temperature più rigide.

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Il Covid rialza la testa nella regione, ecco che cosa potrebbe accadere secondo gli esperti – abruzzo.cityrumors.it

“Per ora – prosegue il virologo – registriamo almeno due casi al giorno negli studi medici. Il virus è mutato, non è più aggressivo come prima e non ci sono le rigide prescrizioni come durante la pandemia. Ora si può indossare la mascherina e andare in giro”.

Cosa succederà nei prossimi mesi

Per il virologo è naturalmente stata la migliore occasione per tracciare una stima di quello che potrebbe accadere nei prossimi mesi.

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I vaccini Covid arriveranno ai primi di ottobre – abruzzo.cityrumors.it

Anticipando lo scenario che verrà, Fazii sottolinea come le scuole hanno oramai riaperto ed è naturale che in un contesto come questo il virus circoli più favorevolmente, pur non dando infezioni gravi. “I bambini sono un ricettacolo importante, perché spesso asintomatici” – prosegue.

L’attenzione è dunque ora concentrata nelle scuole che, al momento, non registrano fortunatamente casi di infezione, complici anche le temperature climatiche più calde. Tuttavia, i dirigenti scolastici sono in allerta e sono pronti a far rispettare le prescrizioni in materia di sicurezza che dovranno giungere dalle autorità sanitarie in caso di emergenza.

Le varianti Covid

Per quanto infine riguarda le varianti Covid, quella che si chiama Eris sta entrando in Italia in modo importante, emtnre un’altra, Pirola, è altamente infettante ma è ora limitata in Danimarca e altre zone. I sintomi sono gli stessi: raffreddore, febbre e forme intestinali. La cura? Senza vaccino, si procede con degli antivirali specifici.

A proposito di vaccini, le dosi non arriveranno prima degli inizi del mese di ottobre. Le scorse non sono dunque ancora disponibili, ma tra poco più di una settimana si potrà disporre di un nuovo boostser monovalente, costituito sulle varianti anti Covid e sui nuovi ceppi influenzali.

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