L’unico posto in Italia dove non aumentano i pedaggi. Ma c’è un però

In tutta Italia i pedaggi autostradali stanno salendo, contribuendo a generare un ulteriore inasprimento di quel caro vita che nel 2023 ha messo a durissima prova i portafogli delle famiglie italiane.

C’è, però, una gradevole eccezione: in Abruzzo le tariffe autostradali stanno infatti rimanendo invariate, con evidente soddisfazione degli automobilisti che si trovano a transitare nella rete infrastrutturale della regione.

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I pedaggi autostradali rincarano in tutta Italia rendendo ancora più difficile la gestione della propria auto. C’è però un’eccezione – abruzzo.cityrumors.it

A comunicarlo è il sottosegretario alla presidenza della giunta regionale Umberto D’Annuntiis, che ha confermato quanto già nell’aria da qualche giorno: il costo del pedaggio resterà fermo per altri dieci anni sulla linea autostradale A24 e su quella A25.

L’eccezione della regione Abruzzo sui pedaggi autostradali

Il sottosegretario alla presidenza, in un comunicato, precisa infatti come sia notizia recente su tutta la stampa nazionale che nel 2024 le tariffe autostradali siano destinate ad aumentare del 2,3% per poi essere definite dai relativi piani economico-finanziari. Tuttavia, in Abruzzo ciò non accadrà sulle autostrade A/24 e A/25 in virtù del lavoro fatto dal governo nazionale insieme a quello regionale per risolvere il contenzioso con il concessionario.

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In Abruzzo si è riusciti a mantenere lo stesso livello dei pedaggi autostradali – abruzzo.cityrumors.it

Le tariffe – prosegue il sottosegretario – resteranno quindi ferme per altri dieci anni, mentre continueranno a salire in tutta Italia. Il blocco agli aumenti dei pedaggi delle autostrade A24 e A25 è una vittoria di tutti, a partire dalle comunità locali fino ai parlamentari abruzzesi che hanno svolto un determinante ruolo di mediatori con il governo. Non solo non ci saranno rincari, ma è anzi prevista una riduzione oltre a importanti interventi di manutenzione. Questi sono i risultati del governo regionale, che ottiene un cambio di rotta nella gestione delle autostrade”.

Insomma, si tratta certamente di una buona notizia per tutti coloro che utilizzano frequentemente l’auto su queste tratte, e che potranno evitare di subire il rincaro di quello che è un centro di costo significativo nell’insieme delle spese di una famiglia, come quelle dell’auto.

Ricordiamo peraltro come già nel 2023 i prezzi dei pedaggi autostradali fossero rincarati di circa il 2% rispetto all’anno precedente e che all’inizio dello scorso luglio il costo dei pedaggi sia ulteriormente aumentato dell’1,34% in relazione alle tratte gestite da Autostrade per l’Italia. I rincari estivi furono particolarmente contestati poiché in grado di colpire tutti coloro che nelle settimane successive sarebbero partiti verso le destinazioni estive più gettonate.

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