Un pezzo di storia che nessuno vuole: fino a qualche anno fa erano le terme più famose della Regione. Perché è successo tutto questo

Erano le terme più belle e famose dell’Abruzzo, ma ora sembra non volersene più fare carico nessuno. Un vero disastro tutti i tentativi di riportare ai vecchi fasti questo luogo che ha fatto la storia della regione.

Tutti le vogliono, ma nessuno se le piglia. Ed eccoci a raccontare dell’ennesimo tentativo andato in fumo per riportare al vecchio splendore le terme più belle e famose dell’Abruzzo, o almeno, ciò che rimane. Le terme di Caramanico sono inattive ormai da anni a causa del fallimento dell’ex concessionaria, e da quel momento nessuno si è fatto davvero avanti per prendersene cura.

terme caramanico asta
abruzzocityrumors.it – Le Terme di Caramanico finiscono all’asta ma nessuno le vuole acquistare

La soluzione per riaprire al pubblico le terme di Caramanico prevede la vendita all’asta delle stesse, in modo che una nuova concessionaria possa di nuovo dare loro lustro come meriterebbero e come meriterebbe la cittadinanza che chiede a gran voce alle forze politiche di fare qualcosa di concreto.

Quarta asta andata deserta: le terme restano chiuse

Tre aste che non hanno portato alla fumata bianca. Le terme di Caramanico non riescono a trovare un nuovo gestore che se ne prenda cura, tuttavia la giunta Marsilio si era detta fiduciosa per la quarta asta, anzi, i toni erano addirittura trionfalistici, come afferma il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli. Eppure anche la quarta asta è andata deserta.

partecipanti a un'asta
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Noi vogliamo mettere in evidenza una cosa e cioè i toni trionfalistici del presidente della Regione Marco Marsilio, del presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri e del capogruppo regionale della Lega Vincenzo D’Incecco. Tutti dicevano che con l’affidamento della gestione delle acque ci sarebbero stati partecipanti all’asta. In realtà erano toni senza fondamento perché nessuno ha partecipato“.

Lo stesso Marsilio è apparso sfiduciato prendendosela con la base d’asta ritenuta sopravvalutata: “Mi permetto di suggerire ai liquidatori di operare un brusco taglio alla base d’asta degli immobili, per i quali ormai è conclamato che la stima sia stata sopravvalutata“.

Anche Federterme Confindustria ha commentato il fallimento della quarta asta: “Purtroppo, come prevedibile, le aste per i due complessi termali di Caramanico, gioiello del termalismo abruzzese, sono andate deserte. La soluzione adottata ovvero dividere il patrimonio termale in due lotti, dall’inizio criticata da Federterme-Confindustria, rende meno attrattivo per investitori seri , anche stranieri, partecipare alla procedure del rilancio delle terme e del territorio“.

Tutti sembrano essere d’accordo sul fatto che le terme non possano rimanere in questo stato d’abbandono, ma nessuno riesce a verne davvero a capo.

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