Turismo in Abruzzo, Grimi: “Politica poca attenta alla promozione e spesa ridotta del 20 per cento da parte dei turisti” NOSTRA INTERVISTA


I turisti non hanno tradito l’Abruzzo, le presenze ci sono state in questa estate afosa e condizionata dalla crisi economica mondiale.

I numeri alla fine saranno molto simili a quelli fatti registrare prima della pandemia ma per il presidente di Assoturismo Abruzzo, Gianluca Grimi, c’è poco per cui esultare.

I turisti, insomma, hanno speso meno. Sono andati meno al ristorante, hanno scelto di non rinunciare alla vacanza, più breve rispetto al solito, e soprattutto hanno preferito prepararsi pranzo e cena nelle strutture che li hanno accolti, soprattutto villaggi e agricamping.

L’Abruzzo paga la scarsa promozione d’immagine. La Regione è arrivata in ritardo, spot pubblicitari presenti dalla metà luglio sulle reti nazionali. Grimi è severo con la politica su questo aspetto.

La costa teramana da sempre meta preferita per il 67 per cento dei turisti che scelgono l’Abruzzo per le vacanze, secondo il presidente di Assoturismo sta perdendo il suo fascino.

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